Gio 3,1-10; Lc 11,29-32
Abbiamo letto dei figli di Zebedeo. I figli di Zebedeo erano Giacomo e Giovanni, quelli che ora onoriamo: san Giacomo il Maggiore e san Giovanni il discepolo prediletto, l’Evangelista, quell’anima magnifica e tanto santa. Noi allora possiamo misurare quanta strada hanno fatto.
In questo episodio si dimostrano ambiziosi e di un’ambizione sleale: mandano la loro madre a chiedere il primo e il secondo posto e questo perché allora avevano un’idea sbagliata del Regno di Dio e servivano quest’idea, l’idea di grandezze umane e di trionfi umani. Il Signore li condurrà su su fino a immergerli nel Suo mistero. Dall’esperienza della Crocefissione e Morte e Resurrezione di Gesù usciranno totalmente diversi e potranno così essere trasformati dallo Spirito Santo in quei grandi giganti di vita spirituale ed ecclesiale che sono stati. La strada dell’umiltà porta alla gloria, la strada della superbia porta alla confusione e al fallimento. Come dobbiamo vedere la nostra posizione di cristiani? La nostra posizione nella Chiesa? Come una posizione umile. La Chiesa è il prolungamento del corpo del Signore e il Signore è stato il servo, il Servo di Dio. La Chiesa è in servizio degli uomini; ogni cristiano si deve sentire nel suo ambiente, nel suo modo, nelle sue circostanze così: in umiltà e in servizio. Non è lecito nella Chiesa stare oziosi; ancora meno è lecito farsi servire dagli altri. La Chiesa vive di Spirito Santo e lo Spirito Santo è Amore, chi resta nella Chiesa egoista e orgoglioso è in una chiara stonatura, è in una evidente contraddizione. Bisogna essere umili, bisogna essere in attività; bisogna essere in un’attività che cerca la gloria di Dio e il bene di tutti, cioè in un servizio generoso e continuato. È Gesù che ce lo dice con chiarezza: “Il primo fra di voi si farà vostro schiavo”. Più uno vuole essere vicino a Gesù più deve entrare in questa logica del servizio. Siamo nella Chiesa per compiere la missione della Chiesa. Siamo nella Chiesa perché vogliamo prolungare ed estendere l’evangelizzazione. Chiediamoci quanta umiltà, quanto servizio, quanta generosità contraddistingue il nostro posto nella Chiesa.
CODICE | 81CHQ013 |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 18/03/1981 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì II settimana Tempo di Quaresima |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Il nostro posto nella Chiesa |
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