13/03/1985 - Omelia Mercoledi III Quar

Sant’Ilario d’Enza, 13/03/1985
Omelia, Mercoledì III Settimana Tempo Quaresima

Ascolta l'audio

Dt 4,1. 5-9; Mt 5,17-19

Il Signore ci insegna che non vi sono cose piccole, ma che quello che si deve fare è sempre importante. Sempre. “Chi li osserverà e li insegnerà sarà grande”. Nella nostra vita abbiamo tante cose da fare, tanti doveri da eseguire, ma in particolare ci dobbiamo abituare a quella giusta gerarchia di valori che dà armonia e dignità alla vita; dobbiamo cioè partire dalla famiglia, che è il valore fondamentale. È nelle cose quotidiane della famiglia, è nell’esercizio del proprio dovere familiare che sta quello che evidentemente è l’espletamento della nostra vocazione. Dio ci ha chiamato a una famiglia, a vivere in una famiglia, a realizzare il bene della propria famiglia.

Lo dobbiamo fare in un senso profondo di fede: è volontà di Dio; in un senso grande di amore: il Signore vuole che ci amiamo e che collaboriamo, perché il bene diventi sempre più grande. La pazienza, la bontà, l’umiltà: quanto sono necessarie nelle famiglie! Quanto il Signore vuole che le famiglie siano santificate nella castità, nell’umiltà, nella mutua generosità!

Il bene della famiglia è un bene unico. Il Signore ci ha insegnato che nella famiglia nessuno è senza precisi doveri, e che il bene della famiglia è fatto dai genitori ed è fatto dai figli.

È fatto dai genitori che sono consci della loro dignità, della loro posizione. Ed è fatta dai figli che, nella obbedienza, nella bontà, nella carità, nell’osservanza dei loro piccoli doveri confluiscono alla pace e al bene familiare.

Ognuno si deve interrogare su questo comandamento: il quarto, il comandamento della famiglia che il Signore ha voluto grande in una missione stupenda.

Il Signore Gesù, venendo sulla terra, anche Lui si è scelto una famiglia. La Santa Famiglia di Nazaret è modello per tutte le famiglie. E la Santa Famiglia di Nazaret presenta un modello per i genitori e un modello per i figli. Che cosa vediamo sul Calvario? Non vediamo forse la famiglia della Madonna e di Gesù? Una famiglia, stretta nel dolore e nell’afflizione, stretta nell’amore, compiere fino in fondo il suo dovere. Non c’era più Giuseppe, era stato già chiamato al premio. C’era Gesù che offriva il suo sacrificio e c’era la sua mamma santissima che lo accompagnava in una unità perfetta di intenzione. E Gesù si è preoccupato di collocare la Madonna, dato che partiva, in una famiglia e l’affida a san Giovanni: “Ecco tua Madre”.

Sì, impariamo la nostra santificazione, la nostra volontà di bene, la nostra unanimità di fede. Crescere nell’ascolto della Parola di Dio, nell’obbedienza al Signore, nel sapere prendere le cose difficili e dolorose – quelle che chiamiamo «disgrazie» –, accettandole dalla mano di Dio e rendendole strumento di vero progresso di fede e spirituale.

Domandiamo perciò stasera alla Beata Vergine che interceda perché le nostre famiglie diventino veramente sante, veramente attente a tutta la volontà del Signore.

CODICE 85CCQ013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 13/03/1985
OCCASIONE Omelia, Mercoledì III Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS