Dt 4,1. 5-9; Mt 5,17-19
La legge. La legge viene da Dio, è la Sua sapienza, è il Suo amore che ce l’ha data. Noi purtroppo tendiamo sempre ad andare contro la legge o a discostarci da essa, perché abbiamo sempre l’istinto di fare secondo il nostro capriccio, secondo quello che ci viene detto lì sul momento.
Dio ci ha dato la Sua legge perché noi potessimo realizzare noi stessi e potessimo aiutare gli altri, perché osservando la legge noi costruiamo la nostra vera personalità, realizziamo il vero nostro bene. Dio ci ha fatti a Sua immagine e somiglianza, ci ha dato perciò un’intelligenza che capisce ciò che bene e ciò che è giusto, ci ha dato una volontà fatta per le cose giuste e buone. La chiamiamo questa legge intima del nostro essere, la legge naturale, la legge che sgorga da quella stessa anima che è uscita dalle mani di Dio e sappiamo che il Signore positivamente, storicamente ce l’ha confermata. Sono i dieci comandamenti. Sappiamo ancora che Gesù non è venuto per abolire, ma per dare compimento, per dare perfezione.
La legge evangelica. Ci vengono in mente le parole del salmo: “Quanto io voglio amare la Tua legge, o Signore”. La voglio avere sempre davanti a me. Una legge di misericordia, una legge che Iddio ha proprio fatta perché noi raggiungiamo il premio della gloria. E Gesù si è posto come la strada: “Io sono la via” ha detto. Noi capiamo bene ciò che si esprime dalla nostra natura, ciò che ci ha detto l’Antico testamento, tutto capiamo meglio guardando Gesù, andando con Gesù, camminando dietro le Sue orme.
Di qui le parole del Signore: non basta insegnarle, non basta magnificare queste leggi, bisogna osservarle. Sta tutto in questa osservanza il nostro sì a Dio, il nostro vero amore, la dimostrazione del nostro servizio e della nostra fedeltà.
Diventare osservanti della legge così come ce l’ha data Dio e così come Gesù ci ha detto: che la dobbiamo osservare nell’amore e con amore, che dobbiamo capire bene che Dio è un Padre e, se è vero che è anche nostro padrone, Dio vuole che viviamo la nostra figliolanza e tutto compiamo con affetto.
Guardiamo allora e guardiamo con più attenzione, come osserviamo la legge di Dio e il modo della nostra osservanza: quanto amore mettiamo nell’eseguire i comandamenti, quanto amore mettiamo nel realizzare la nostra vita cristiana. Molto amore, tutto l’amore possibile, invocando da Gesù Eucarestia quel flusso di grazie, quella partecipazione di Spirito Santo per cui possiamo veramente essere ogni giorno sicuri e fedeli.
CODICE | 83C8Q01342N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 09/03/1983 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì III settimana Tempo Quaresima |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI |
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