12/03/1980 - Omelia Mercoledi III Quar

Sant’Ilario d’Enza, 12/03/1980
Omelia, Mercoledì̀ III settimana Tempo di Quaresima

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Dt 4,1. 5-9; Mt 5,17-19

“Chi li osserverà”, sono i suoi precetti, sono le sue parole. Come ci viene in mente un’espressione del salmo 118: “I tuoi precetti sono più preziosi dell’oro e di molto argento”. Le parole di Gesù sono le parole del Verbo di Dio, sono le parole che Dio stesso, venuto sulla terra, ci ha dato, ci ha comunicato. Sono un dono grande, sono un dono prezioso. Noi, parola per parola, dobbiamo raccoglierla; precetto per precetto dobbiamo stringerlo al cuore. È la sapienza di Dio data a noi. Quante volte i profeti dell’antica legge dicevano: “Oh, se venisse, oh se lo potessimo vedere!”. “Noi l’abbiamo visto, con le nostre mani Lo abbiamo toccato” dice san Giovanni, “Abbiamo ascoltato le sue parole”. Tutte le parole degli uomini sono niente, tutte le parole degli uomini non costruiscono; tante parole di uomini sono piuttosto un inciampo. Dobbiamo porci nelle disposizioni più intime e perfette: “Parlaci Tu, o Signore, e noi ti ascolteremo”, perché le tue parole non passano, passano il cielo e la terra, ma la tua Parola non passa. Ecco, dobbiamo proprio avere una tale stima della Parola di Dio, una tale gioia della Parola di Dio, una tale osservanza della Parola di Dio, da tenerla come la cosa assoluta, senza la quale la vita diventa assolutamente inspiegabile, è inspiegabile tutta la nostra esistenza terrena e il nostro passaggio all’eternità. Quanto culto dobbiamo avere della Parola! “Ascolta, Israele, le leggi che Dio insegna”. Ascolta, ascolta! Poniamoci in ascolto, di più, poniamoci in totale osservanza. Lo sappiamo, la sua Parola urta la nostra mediocrità, urta la nostra materialità, urta il nostro egoismo. Dice san Paolo che la sua spada è la sua Parola e questa Parola, dunque, penetra fino in fondo al nostro animo, la sua Parola non vuole in noi i compromessi, non vuole in noi le facili posizioni di accomodamento. La sua Parola ci vuole logici e forti e allora vogliamo che la sua Parola si scriva in noi, che il nostro cuore diventi un libro aperto in cui Lui possa scrivere quello che vuole. Egli “Manda sulla terra la sua Parola e il suo messaggio corre veloce”. Accogliamola, la sua parola, facciamo sì che la nostra vita sia una dimostrazione continua della nostra docilità a Lui, della nostra umiltà di servizio e di fede.

CODICE 80CBQ01342N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 12/03/1980
OCCASIONE Omelia, Mercoledì̀ III settimana Tempo di Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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