04/02/1981 - Omelia Mercoledi IV Ord Funerale

Sant'Ilario d'Enza, 04/02/1980
Omelia, Mercoledì IV settimana Tempo Ordinario - Funerale

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Lc 12, 35-40

“Beato quel servo che è stato trovato vigilante” (Lc 12, 37). Penso che è una parola del Signore che si è verificata. Lo ha aspettato, lo ha aspettato con quella lampada che sola riesce a rischiarare il cammino: la lampada della fede. Un uomo dalla fede tenace e semplice, serena e forte. Vorrei che davanti a lui noi rinsaldassimo la nostra fede, perché la fede ci è necessaria più della luce ai nostri occhi del corpo. Ci è necessaria la fede! Senza la fede la vita non ha senso, le cose si vanificano, si rendono vane. A che scopo noi dobbiamo tribolare, se siamo come dei viandanti che debbono lasciare tutto e proseguire la strada?

Rinsaldiamoci nella fede! Vale quello che serve per l’eternità. Facciamo le cose per Iddio, perché, se non le facciamo per Lui, è come buttarle via, come si butta una cosa messa in un recipiente senza fondo.

Ancora rinsaldiamoci nella preghiera. C’è un articolo del Credo, che in questo momento dobbiamo meditare: “Credo la comunione dei santi”. La nostra fede ci assicura che tutti quelli che sono in Cristo sono in comunione tra di loro, cioè c’è uno scambio di vita, uno scambio di aiuto tra quelli che sono sulla terra, quelli che sono in Purgatorio, quelli che sono nel Cielo. La preghiera ci unisce. Allora i nostri morti non sono degli scomparsi: sono degli invisibili, uniti a noi. Restiamo in comunione di preghiera, aiutando i nostri defunti, perché possono avere bisogno di una purificazione ulteriore prima di incontrarsi col volto di Dio. Restiamo in comunione di preghiera, per essere sempre così in un affetto e in un ricordo, che ha un senso profondo.

E poi rimaniamo nella speranza, perché la speranza è quella che muove il cuore di un cristiano. La speranza è che il Signore ci aspetta, ci aspetta tutti, per formare una grande famiglia con Lui.

Dobbiamo allora seminare bene, perché il raccolto è in proporzione della semente. Se uno semina poco e male, raccoglierà in proporzione.

Con la speranza diventi grande la nostra buona volontà di fare del bene, di fare molto bene, di fare tante cose, perché il bene non scompare; è il male che finisce; il bene dura sempre, perché il bene è messo in Dio e in Dio tutto si eterna.

Così, nella fede, nella preghiera e nella speranza troveremo sempre di più il conforto che viene da Dio, la gioia che Lui regala ai suoi figli.

CODICE 81B3O01333F
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 04/02/1980
OCCASIONE Omelia, Mercoledì IV settimana Tempo Ordinario - Funerale
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Fede – Comunione dei santi, comunione di preghiera – Speranza
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