04/04/1984 - Omelia Mercoledi IV Quar

Sant’Ilario d’Enza, 04/04/1984
Omelia, Mercoledì IV Settimana Tempo Quaresima

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Quaresimale – Mercoledì IV Quaresima

Is 49,8-15; Gv 5,17-30

È un discorso, quello che abbiamo ascoltato di Gesù, che ci introduce nel mistero, nella gloria della sua divinità. Gesù si proclama Dio, uguale al Padre: era questo che i giudei non gli potevano perdonare, era questo il motivo principale della loro condanna, e infatti il Sinedrio su questo darà la sua sentenza. Ed è proprio ancora su questo che il mondo è diviso, perché non basta riconoscere in Gesù un benefattore, non basta riconoscere in Gesù colui che ha proclamato l’amore a tutti e l’amore ai poveri, non basta. Bisogna andare oltre, bisogna riconoscere Gesù Figlio di Dio con tutti i diritti che Dio ha su di noi perché, se la sua Parola è la Parola di Dio, noi dobbiamo adorarla ed osservarla.

È proprio questa sicurezza di Gesù quella che ci dà coraggio e ci fa proseguire, perché la Parola di Dio non si discute.

Gesù presenta la sua vita non come un’esperienza che si può copiare o no, presenta la sua vita e la sua Parola come non discutibili, tutti devono ascoltare, e chi crede passa dalla morte alla vita, e chi crede ha la sicurezza del suo domani, il Paradiso.

Ecco, allora è chiarissima la nostra meditazione: dobbiamo essere molto docili a Gesù, dobbiamo essere molto pronti nell’osservare le sue Parole, nel seguire i suoi esempi. Seguire Gesù. Perciò la nostra devozione non può essere solo un vago sentimento, è un’adorazione che si concretizza nell’obbedienza, nell’osservare tutto quello che il Signore ci ha detto, nell’osservare anche le cose che al nostro senso umano appaiono più contrastanti e più difficili. Lo ha detto Lui, se lo ha detto, Parola di Dio non si smentisce, lo ha detto Gesù.

E quando facciamo la nostra Comunione non limitiamoci ad una parola di ringraziamento, diciamo al Signore: “Parla, dimmi che cosa devo fare, dimmi in che cosa la mia vita non è nella tua volontà, che cosa devo cambiare, in che cosa devo migliorare, quali opere buone devo compiere, per essere così nella tua precisa volontà e poter meritare le tue promesse, potere così realizzare in te una vita che non verrà mai meno, ma sarà per l’eternità”.

CODICE 84D3Q01343N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 04/04/1984
OCCASIONE Omelia, Mercoledì IV Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Obbedire alla Parola di Dio
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