Is 49,8-15; Gv 5,17-30
Gesù ha la vita in se stesso, è la pienezza della vita, ha la vita e la dà a chi vuole. La dà a chi vuole, la dà a tutti quelli che vogliono, la dà a tutti quelli che si mettono disponibili, pronti, che si offrono.
Ecco vorrei che noi capissimo l’importanza di essere disposti a ricevere la vita da Gesù, disposti a comunicare a Lui, a unirci a Lui, a palpitare di Lui. La Messa insiste molto su questo punto, perché, particolarmente nell’Eucarestia, Gesù è sorgente di vita per la Chiesa e per ogni membro della Chiesa. È Lui che nell’Eucarestia è il centro, e chi vuole collaborare con Lui e chi vuole donare con Lui, donare di Lui, deve porsi così, in tanta larghezza di cuore.
Nella Messa noi facciamo la processione offertoriale. Noi diciamo: ecco, Signore, i nostri doni, ecco i nostri sacrifici, ecco le nostre preghiere. Noi ti ringraziamo che ci hai dato tutto. Tu benedici. Benedici e il nostro pane e il nostro vino diventino il Tuo corpo e il tuo sangue per la nostra salvezza e fa' che anche noi diventiamo sempre più tuoi e ci trasformiamo in Te. Vedi, Signore, noi che portiamo i doni, noi che offriamo, siamo pronti all’azione delle Tua grazia. Perché, come dice la Scrittura, noi dobbiamo essere come la creta in mano al vasaio, perché Lui faccia quello che desidera meglio, faccia della nostra vita quello che può essere più gloria a Lui e più bene per la Chiesa. Ci mettiamo in tanta umiltà e per questo in tanta sicurezza, perché il Signore sa divinamente quello che è meglio, vuole solo la collaborazione della nostra libertà.
Ecco in ogni Messa capiamo bene quali sentimenti dobbiamo avere mentre vengono portati i doni, quali sentimenti di fiducia, di abbandono, nello stesso tempo che il ringraziamento esce dal nostro cuore. Dio ci dà tutto, noi diamo a Lui, restituiamo qualche cosa, perché Lui compia, attraverso queste cose, i miracoli del Suo amore: il nostro pane, il Suo corpo, così ce lo restituisce. Il nostro vino, ce lo restituisce diventato Suo sangue. I doni che presentiamo nella carità ce li restituisce con i meriti eterni.
Quanto è buono il Signore, quanto è grande, quanto è meraviglioso! Ed è su questo che insisteremo. Hai la vita, noi la vogliamo: Signore, dona sempre di più.
CODICE | 83CFQ01343N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 16/03/1983 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì IV settimana Tempo Quaresima |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI |
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