Is 66, 10-14; Lc 1, 41-55.
Ricordiamo l’apparizione di Lourdes, un’apparizione che ha messo ancora in luce l’amore e la tenerezza della Madonna, un’ apparizione di una Madre sollecita, preoccupata, che chiede preghiere, chiede penitenza, chiede l’amore, che deve regnare nel cuore di coloro che credono.
Noi in questa certezza, la certezza dell’intercessione della Madonna, la certezza della sua mirabile tenerezza, celebriamo questo Battesimo, questo Battesimo che vuole essere un segno per tutti di una grande opera del Signore. Dicevano gli antichi: “Un’opera dell’acqua”. Certo. San Leone papa diceva: “Come Gesù, per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel grembo della Vergine, così il grembo della Chiesa è l’acqua del Battesimo”. È con il Battesimo che lo Spirito Santo trasforma le anime e le conduce alla salvezza.
L’acqua: il mistero della creazione. Come dice la preghiera del Battesimo, il mistero della creazione è un mistero di acqua: separò la terra dall’acqua; l’acqua ci dice che Dio fa un miracolo di creazione dell’anima. Un miracolo di purificazione: l’acqua del diluvio. Un miracolo di un’acqua che conduce nel regno di Dio: l’acqua dell’Esodo, il Mar Rosso. Un’acqua santificata da Gesù nel Giordano. Un’acqua che uscì dal suo costato ferito, ferito perché voleva aprirsi a tutti, voleva dare a tutti. Ecco, l’acqua di Lourdes è un’acqua che ci richiama i miracoli compiuti da Dio attraverso la cosa sensibile, i Sacramenti sono segni sensibili, attraverso l’acqua per rigenerare.
Orbene, è motivo di ringraziamento, abbiamo ascoltato: “L’anima mia magnifica il Signore”; è un motivo per rinnovarci, perché tutti noi siamo stati battezzati. È un’acqua che non invecchia: l’ardore della fede, la generosità delle opere devono essere così il frutto di quello che abbiamo ricevuto e di quello che vogliamo attuare, e un eloquio, un parlare chiaro e preciso, l’acqua del tuo Battesimo.
Ecco, è in questo senso che noi auguriamo ai bambini che vengono battezzati, di corrispondere allo Spirito di Dio, di potere, cresciuti, dire il sì vero al Signore; che, guidati dalla Madonna, possano veramente dire un sì che coinvolga tutta la loro vita, perché siano veri figli di Dio e veri figli di Maria, perché siano veramente illuminati nelle loro scelte; siano formati nei loro gusti. Realizzare il culto del Battesimo, ecco, dobbiamo riflettere bene. Realizzino così, realizzino accompagnati dalla nostra preghiera, accompagnati dall’opera di tutta la comunità, crescano nella Chiesa e da Gesù che ha detto: “Se uno ha sete, venga a me e beva” (Gv 7,37); ecco, ricevano una pienezza di virtù, di umiltà, di fervore e nella fede possano maturare tutta la loro esistenza.
Bisogna avere fede, molta fede. È la Madonna che ce la richiama questa fede, che ci richiama il nostro carattere battesimale. Voglia il Signore benedire le nostre preghiere, per realizzare in questi piccoli il suo Regno, Regno di amore e di vita. L’acqua è simbolo della vita: possano crescere sempre di più; possano maturare nella grazia onnipotente di Dio, che è la vera vita soprannaturale che riceveranno con il Battesimo.
CODICE | 87BAO01334A |
LUOGO E DATA | Sant’. Ilario d’Enza, 11/02/1987 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì V settimana Tempo Ordinario, Beata Vergine Lourdes - Battesimi |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | L’acqua del Battesimo segno del miracolo che Dio opera nell’anima |
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