03/06/1981 - Omelia Mercoledi VII Pasqua Nov Pent 6

Sant’ Ilario d’Enza, 03/06/1981
Omelia, Mercoledì VII settimana Tempo di Pasqua, Novena di Pentecoste - VI giorno – Messa bambine cresimate da un mese

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At 20, 28-38; Gv 17, 11-19

Noi non abbiamo paragoni sufficienti per descrivere l’amore infinito che albergava nel Cuore di Gesù perché, quando Gesù dice quelle parole che abbiamo ascoltato: “Perché siano una sola cosa come noi” (cfr. Gv 17, 11), ci vuol dare un piccolo, inadeguato per la nostra mente, accenno a quella che è l’infinita carità, partecipata all’umanità di Gesù dallo Spirito Santo.

Nelle Litanie del Sacro Cuore, e dovremmo meditarle tanto in questo mese di giugno, il Cuore di Gesù è chiamato “fornace ardente”. Ecco, immaginate una fornace piena di fuoco, una fornace piena di calore e, dopo aver immaginato a tutta possibilità, avrete qualche cosa di sbiadito, che non corrisponde. Sotto la guida della Spirito Santo il Cuore di Gesù ha amato meravigliosamente il Padre suo, ha voluto fare la sua volontà e in questa volontà ha amato tutti noi, e ci invita e ci chiama a ubbidire allo Spirito Santo, perché sotto la guida dello Spirito anche il cuore gelido si riscalda. Nella sequenza di Pentecoste viene ben sottolineato questo continuo flusso di grazia e di energia: “Irriga ciò che è arido, scalda ciò che è gelido, raddrizza ciò che è deviato”. L’azione dello Spirito Santo è meravigliosa.

Dobbiamo proporci di vincere tutte le nostre pigrizie, tutte le nostre incertezze, tutte le forme di svogliatezza e far regnare in noi l’amore grande e meraviglioso, che Gesù ha portato sulla terra: “Sono venuto a portare il fuoco”, ha detto Lui stesso, “che cosa posso desiderare se non che si accenda?” (cfr. Lc 12, 49). Lasciamoci accendere! Da una vita pigra passiamo a una vita fervorosa, da una preghiera languida passiamo a una preghiera ardente, da un timore diffuso di dar troppo passiamo alla generosità completa. È questo che il Signore ci chiede ed è questo che dobbiamo dare generosamente e fortemente.

E che devo dire alle bambine che sono andate alla Cresima, che da un mese hanno ricevuto lo Spirito Santo? Cosa posso chiedere loro? Se ricordano ancora quella parola che ho dato il 3 maggio. Ve la ricordate? Sì? Che parola ho dato?

Rispondono: “Alleluia”.

E alleluia cosa vuol dire? Non lo sapete? Non lo sapete più?

Rispondono: “Grazia, Messa, amicizia”.

Ecco il primo mese di collaudo, il mese dell’Alleluia: la grazia, perché non sia piccola ma cresca forte, perché vinca tutti gli ostacoli; la Messa partecipata con amore e l’amicizia, perché siate, secondo le parole di Gesù, “una sola cosa” (Gv 17, 11) in un amore che, dice san Giovanni, è proprio quest’amore che “vince il male, che vince il mondo” (1Gv 5, 4). E allora ripetiamo: “Alleluia!” Ripetiamo la volontà di fare, di progredire, di essere brave, di essere impegnate, di non esitare. Dovete diventare un gruppo che sa vincere e trionfare di tutti gli ostacoli. Per questo pregate, per questo preghiamo, perché il Cuore di Gesù vi dia molte benedizioni.

CODICE 81F2N01366N
LUOGO E DATA Sant’ Ilario d’Enza, 03/06/1981
OCCASIONE Omelia, Mercoledì VII settimana Tempo di Pasqua, Novena di Pentecoste - VI giorno – Messa bambine cresimate da un mese
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI L’amore del Cuore di Gesù –Programma per le bambine cresimate
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