At 20, 28-38; Gv 17, 11-19
“Consacrali nella verità”. È proprio la preghiera di Gesù che si verifica con pienezza. Noi siamo consacrati dallo Spirito Santo: è lo Spirito Santo che prende possesso del nostro cuore e lo purifica, lo rinnova, lo trasforma, lo guida. È nell’obbedienza allo Spirito la vera nostra vittoria. Bisogna che siamo ubbidienti non solo nelle linee più essenziali, ma anche nelle cose più piccole. Bisogna che siamo obbedienti allo Spirito che ci vuole condurre e ci vuole formare, ci vuole formare perché ognuno di noi deve riprodurre i lineamenti di Gesù. Dobbiamo diventare simili a Gesù, il suo volto deve essere riflesso dal nostro volto. Il nostro atteggiamento deve essere una copia del suo atteggiamento.
Ecco, il cristiano deve crescere, crescere e maturarsi proprio fino alle dimensioni del Cristo. Il cristiano deve crescere e l’anima sua deve essere sempre più aperta, sempre più forte, sempre più generosa. Lo Spirito Santo dà alla nostra infermità umana quella forza da cui lei sarebbe assolutamente lontana, dà la forza particolarmente alle anime che stanno unite alla Beata Vergine, perché la Beata Vergine è quella che collabora con pienezza e con potenza all’azione dello Spirito. Bisogna che insistiamo nella nostra devozione alla Beata Vergine, perché lo Spirito Santo vuole vedere la sua azione materna, dà alla Beata Vergine la possibilità di usare verso di noi quelle premure e quelle cure di cui noi abbiamo bisogno. Stare uniti alla Beata Vergine vuol dire saper corrispondere meglio, con più intensità, con più perseveranza, saper corrispondere all’azione dello Spirito e lasciarci vivificare e trasformare da Lui, da Lui sempre, con potenza, con vigore, con generosità totale.
Ecco che perciò il gesto di mettersi nella Confraternita della Beata Vergine del Carmine è un gesto molto significativo in questa novena di Pentecoste dà all’anima le speranze più forti. Mettersi nella Confraternita vuol dire diventare i servi della Beata Vergine, i discepoli della Beata Vergine, seguirla nella preghiera, seguirla nella virtù dell’amore, seguirla nella virtù della purezza. E perciò auspichiamo che siano grandi i frutti: frutti di umiltà, frutti di preghiera, frutti di impegno di apostolato. Essere veramente capaci, essere veramente forti, essere veramente confidati di una confidenza totale, di una grazia singolarissima. Perciò preghiamo, perché venga la protezione soave della Madonna e porti tanta abbondanza di Spirito.
CODICE | 87F2N01366I |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 03/06/1987 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì VII settimana Tempo di Pasqua − Novena di Pentecoste – VI giorno Imposizione dello Scapolare |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Consacrati dallo Spirito, in unione a Maria |
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