14/05/1986 - Omelia Mercoledi VII Pasqua Nov Pent 6

Sant’Ilario d’Enza, 14/05/1986
Omelia, Mercoledì VII settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste – VI giorno

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At 1,15-17. 20-26; Gv 15,9-17.

Meditiamo su queste parole del Signore: “Se osserverete i miei Comandamenti, rimarrete nel mio amore” (Gv 15,10). L’amore non si risolve in un vago sentimento, non si risolve con un’abbondanza di parole; si realizza quando si fa la volontà del Padre Celeste, quando si osservano i Comandamenti. Noi saremo giudicati non dalle parole ma saremo giudicati dalle opere. Noi dobbiamo sapere e dobbiamo sempre di più amare le opere, perché bisogna essere entusiasti della vita di Gesù e volere fare come Lui, e volere impegnarsi come Lui, e volere dare testimonianza.

Gli Apostoli cercano uno che possa essere testimone, testimone vero al posto di Giuda e invocano la scelta dallo Spirito Santo. Mattia è aggregato ai Dodici per essere testimone. E ognuno di noi, attraverso l’osservanza esatta e piena dei Comandamenti, deve diventare un testimone, cioè uno che con la vita glorifica il Signore, uno che con la vita, più eloquente di qualsiasi parola, dà a vedere, dà ad osservare quella che è la gioia e la pienezza di chi ama Dio. Lasciamoci allora illuminare dallo Spirito Santo.

Cos’è che manca alla nostra testimonianza? Quali sono quelle cose che non si addicono a un testimone della Resurrezione, a uno che, in qualunque posto, in qualunque circostanza, dice sempre: “La scelta migliore è fare ciò che vuole Dio”? Il peccato è fonte d’infelicità, il peccato è una scelta sbagliata che rende avviliti e tristi.

Osservare i Comandamenti di Dio sempre, osservarli con gioia, osservarli anche quando gli altri, tutti, non li osservano. Realizzare una pienezza seguendo le orme di Gesù. Come Lui! Come Lui ha amato anche noi amare; come Lui è stato guidato dallo Spirito nella sua umanità così dobbiamo essere guidati noi; come Lui ha amato tutti, come Lui si è posto come servo, seguirlo in una carità fraterna, piena e schietta.

Realizzare perciò un incontro continuo con lo Spirito, un incontro continuo cosicché le nostre opere siano un’evidente, grande forma di testimonianza.

Ripetiamo al Signore il nostro amore; noi lo vogliamo amare e perciò vogliamo osservare i suoi Comandamenti. Ha detto: “Rimanete nel mio amore”; dobbiamo essere sempre in questa volontà, sempre in questa obbedienza, sempre nell’esercizio di questa umiltà.

CODICE 86EDN01366N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 14/05/1986
OCCASIONE Omelia, Mercoledì VII settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste – VI giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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