At 11, 21-26; 13, 1-3; Mt 10, 7-13
Vi voglio molto attenti. Siete tutti? Sì.
Oggi è la festa di San Barnaba. San Barnaba era un amico degli apostoli, è stato soprattutto amico di San Pietro e anche di San Paolo. Avete sentito, nella prima Lettura, come è stato insieme a San Paolo e ha evangelizzato con lui. Bene, la coincidenza ci dice questo, che gli apostoli non sono solo un ricordo, perché voi sapete che sono in Paradiso e anche adesso ci aiutano perché, amici di Dio, sono anche amici nostri. Vorrei che vi sentiste non staccati da questa festa o distaccati dai santi, perché formiamo tutti un Corpo solo, il Corpo di Gesù, sia quelli che sono in Paradiso, sia noi che siamo sulla terra; formiamo un’unica famiglia, la famiglia del Signore, e ricordiamo questo perché il vostro ringraziamento al Signore di questa mattina possa essere presentato al Signore da questo apostolo. Voi oggi ringraziate il Signore: avete ricevuto molte cose, le avete ricevute e non le dovete perdere. Le vostre vacanze sono un altro momento della vostra crescita, dovete crescere bene durante l’anno scolastico, dovete crescere bene durante le vacanze: due momenti per una costruzione, perché lo sapete che vi dovete costruire.
Vorrei darvi tre ricordi e me li tenete poi bene in mente.
Il primo: il vostro ringraziamento vi ricorda che dal Signore viene ogni bene, perciò amate la vostra preghiera. Un cristiano è uno che prega. Non siate come quei bambini, spero che non ce ne siano del resto tra di voi, quei bambini che dimenticano la preghiera, perché dimenticano che da Dio viene ogni bene. Pregate tutti i giorni, pregate al mattino, pregate la sera. Pregate al mattino, per invocare la benedizione di Dio su voi e tutti i vostri cari e tutti gli uomini. E ringraziate alla sera, chiedendo perdono al Signore se non avete usato abbastanza di quello che lui vi ha donato. Quindi il primo ricordo: la preghiera tutti i giorni.
Secondo ricordo: se un bravo bambino deve dire le preghiere mattino e sera, cosa deve fare tutte le domeniche? Ecco, deve partecipare la Messa. Dovunque andiate, ricordatevi quello che vi abbiamo detto sulla Messa; quando vi abbiamo chiesto che cosa è la Messa, voi avete saputo rispondere e avete detto che la Messa è la rinnovata presenza del Signore, è un’assemblea di tutti i cristiani, cioè la Messa è un momento nel quale ci uniamo a Gesù che torna sul nostro altare, ci uniamo a lui per essere insieme con lui. E che cosa viene a fare Gesù sull’altare? Viene a salvare gli uomini, viene a darci la grazia di Dio. La Messa ci unisce a Dio e la Messa ci unisce agli altri, proprio perché è un’assemblea, ci unisce agli altri, ci fa sentire che siamo fratelli, ci fa sentire che dobbiamo insieme fare il bene gli uni con gli altri, ci dobbiamo aiutare per essere migliori. La Messa ci ricorda questo, ci ricorda che il Signore è morto perché noi ci vogliamo bene, ha sparso tutto il suo sangue perché tutti gli uomini possano fare un’unica famiglia. La Messa allora non è solo un atto buono, religioso, di devozione. La Messa è come un grande ponte, che unisce il cielo con la terra e unisce gli uomini gli uni agli altri. Amate la vostra Messa, non perdete la partecipazione alla Messa, perché ogni Messa che perdete è un tesoro che perdete, un tesoro che perdete per voi e per gli altri.
Terza cosa: san Barnaba ci ricorda, essendo stato un martire, che bisogna amare il Signore sempre, non in qualche momento, non si è buoni se si ama il Signore solo in qualche momento. Bisogna amarlo sempre in tutte le circostanze della vita, in tutti i momenti, in tutte le occasioni, fuggendo sempre ciò che gli dispiace.
Siano così le vostre vacanze, perché le vostre vacanze possano essere un vero passo in avanti. Allora vediamo se ve le ricordate tutte e tre le cose. Una cosa da fare tutti i giorni. Ah, com’è? Dite, dite forte. Pregare, quando? … Una cosa tutti i giorni. Poi una cosa una volta la settimana… Anche quando non si è a Sant’Ilario? … Bisogna andare a Messa anche quando si è lontano?… E, qual è quella cosa che bisogna fare sempre? … Amare il Signore. Quella è una cosa da fare sempre, vero? Non dispiacergli mai.
Allora, le preghiere al mattino e alla sera, la Messa per noi e per gli altri, vero? Non si va a Messa per sé soli, si va a Messa per sé e per gli altri, per diventare più buoni per sé e verso gli altri, vero? Perché, se un bambino è sempre cattivo, se una bambina non è come deve essere, non basta la Messa. La Messa tutte le settimane per essere buoni.
Terzo: in ogni occasione amare il Signore e fuggire ciò che gli dispiace.
Ve li chiederò poi quando vi incontro quest’estate: “E le tre cose?” ecco, me le ripeterete indubbiamente, perché questa mattina le mettete fino in fondo al vostro animo. Allora, ci pensate un momentino solo, come potete fare questi tre propositi, in pratica, ognuno di voi. Ci pensate? Un momento di silenzio, allora. Ci pensate? Vi voglio vedere raccolti, che ci pensate.
CODICE | 75FAO04339O |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 11/06/1975 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì X settimana Tempo Ordinario, memoria san Barnaba apostolo – Messa fine anno scolastico Scuole Elementari |
DESTINATARIO | Ragazzi studenti |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | San Barnaba, propositi per le vacanze |
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