24/07/1985 - Omelia Mercoledi XVI Ord Campeggio femminile

Es 16, 1-5. 9-15; Mt 13, 1-9

Dunque il nostro cuore è da paragonarsi ad un campo, dove il Signore, meravigliosamente buono, dà ogni giorno un dono, ogni giorno un seme, ogni giorno una misericordia. Tutti i giorni sono giorni nei quali avviene il miracolo della sua Provvidenza.

Il Signore semina e semina per la nostra felicità, semina per la nostra crescita nella grazia, perché possiamo arrivare allo scopo della vita che è la visione dei secoli, la visione del volto di Dio.

È grande quindi la nostra responsabilità, grande perché l’abuso della grazia dissecca le fonti della misericordia, l’abuso della grazia c’impedisce di meritare e c’impedisce di gioire dei magnifici regali del Signore. Molte volte a noi viene a mancare la gioia, perché è venuta a mancare la generosità. E’ venuta a mancare la gioia, perché non abbiamo corrisposto per il nostro egoismo, per il nostro orgoglio, per l’amore dei nostri comodi, per le nostre voglie disordinate. Non ci fidiamo del dono di Dio e vorremmo egoisticamente raggiungere ciò che ci fa male, o ciò che il Signore sa che per il momento non serve.

Bisogna aumentare la confidenza e l’amore, bisogna fidarsi della seminagione del Signore, bisogna lasciarlo fare nella nostra vita, vedendo con gli occhi suoi le grazie che ci arrivano, vedendo con gli occhi suoi tutta la meraviglia del suo piano, che vuole che si attui in noi, che vuole che si attui attraverso noi.

Siamo generosi, siamo pronti, siamo fedeli.