Pro 31, 10-13.19-20. 30-31; Lc 10, 38-42.
È sempre il discorso di ciò che vale e la prima spontanea domanda è questa: cos’è per noi il tesoro? È quello che vuole Dio o l’idolatria della nostra volontà, l’idolatria delle cose di questo mondo, l’idolatria delle nostre compiacenze e delle nostre aspirazioni?
Dobbiamo saper conoscere noi stessi, saper vedere il perché di certe debolezze, il perché di certe mancanze, di certe tentazioni insistenti.
Il Signore ha detto ancora: “Dov’è il tuo tesoro, ivi è anche il tuo cuore” (Mt 6,21). Guarda dunque dov’è il tuo cuore e saprai qual è il tuo tesoro, ricordando come prima di tutto l’ha messo il comando di Dio. “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore” (Mc 12,30): capiscilo bene, tutto il tuo cuore, tutta la tua mente, tutte le tue forze. Capisci bene: è solo così che realizzi, perché non realizzi se vai secondo i tuoi capricci, non realizzi se vai secondo il sentimento del momento, non realizzi se vai per simpatia e antipatia. Non realizzi così.
Bisogna che la legge del Signore sia sempre davanti ai tuoi occhi e tu capisca bene e te ne convinca che solo nella sua legge, è solo nella sua grazia la vera felicità dell’uomo. Lì bisogna tendere, lì bisogna sforzarsi, lì bisogna mettere ogni nostra giornata.
Servire Dio osservando la sua legge è ancora realizzare la nostra vera grandezza, realizzare la nostra vera personalità. Non ci realizziamo restando noi stessi, chiusi e incapsulati: realizziamo noi stessi essendo aperti alla legge di Dio e a tutte le esigenze della legge di Dio.
CODICE | 87GUO0533GN |
LUOGO E DATA | Saint Nicolas, 29/07/1987 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì XVII settimana Tempo Ordinario, Memoria di Santa Marta |
DESTINATARIO | Campeggio estivo ragazze |
ORIGINE | |
ARGOMENTI |
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