Ez 34,1-11; Mt 20,1-16.
Il dono del Battesimo è il dono fondamentale. Pensiamo che il Battesimo è una cosa così grande e così meravigliosa che è costato tutta l’opera di Gesù, tutto il suo Sangue, tutta la potenza della sua Resurrezione; pensiamo che tutti gli uomini insieme e tutti gli angeli insieme non avrebbero potuto meritare un dono così. È un grande dono perché ci apre la comunicazione intima e forte con Dio. Sappiamo che la grazia è una partecipazione della vita divina. Sappiamo che la grazia ha un tale valore che tutta l’eternità non sarà sufficiente a ringraziare. Ci rallegriamo allora sempre in un Battesimo, perché Dio, donando alla famiglia cristiana un bimbo, dona la possibilità di questo mistero di amore. Mistero d’amore che sempre dobbiamo meditare e approfondire. È Dio che da tutta l’eternità si apre e chiama, con la grazia, un piccolo bambino, suo figlio e lo investe della sua meravigliosa potenza, della potenza del suo amore.
Ci rallegriamo e ringraziamo Dio; ci rallegriamo e preghiamo Dio. Preghiamo perché questo bimbo cresca nel suo amore, perché cresca in questa meravigliosa grazia, perché cresca in generosità e in consolazione per la sua famiglia e per tutti i cristiani che avranno contatto con lui. Bontà, umiltà, amore. Noi chiediamo queste singolari grazie. E desideriamo tanta comunicazione, tanta generosità come corrispondenza. Desideriamo che questo bimbo possa essere benedizione vera, possa essere gioia piena, possa essere capacità sempre attuale di progresso nel bene, di consolazione, di pace per la Chiesa di Dio.
CODICE | 86HLO0133JA |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 20/08/1986 |
OCCASIONE | Omelia, Mercoledì XX settimana Tempo Ordinario, Battesimo |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Battesimo |
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