30/03/1975 - Omelia Pasqua Messa Mezzanotte Battesimo

Sant’Ilario d’Enza, 30/03/1975
Omelia, Domenica di Pasqua - Anno A - Messa di mezzanotte, Battesimo

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Rm 6, 3-11; Mt 28, 1-10

La gloria della risurrezione, la gioia della risurrezione, la forza della risurrezione è con noi. Il Signore è veramente risorto, ha manifestato la sua divinità, noi siamo ben sicuri. E colui, il Padre, che ha risuscitato Gesù, risusciterà anche noi, anche noi saremo con Gesù. Gesù, risuscitando, ha vinto, ha vinto il peccato e ha vinto tutto ciò che il peccato ha germogliato, tutto, anche la morte.

È dunque guardando a lui, è dunque sentendo la sua presenza, una presenza invisibile agli occhi della carne, una presenza comunicata e di viva esperienza nell’ambito della fede, è per lui, è con lui che noi guardiamo con speranza al nostro avvenire. Quante cose brutte, quante cose tristi, quante cose che tenderebbero a porci nell’angoscia avvengono attorno a noi! Lo sappiamo bene: il mondo è sempre, continuamente agitato. Gli uomini ripetono la parola “pace” e fanno opere di guerra. Gli uomini dicono delle parole dolci, ma tutto quello che tramano è amaro e cattivo. Lo sappiamo bene che allora la speranza non nasce nel considerare gli uomini, la speranza nasce in questa suprema certezza della nostra fede. Ed è qui che Dio Signore nostro ci ama, che Dio ci aiuta, che Dio prenderà quelle opere che sono cattive e le condurrà per noi al bene, che il Signore Iddio non abbandona il suo popolo, questo popolo di battezzati, questo popolo che vuole sentire sempre di più nell’intimo della propria anima la Parola del Signore suo, questo popolo, il popolo dei fedeli, che vuole realizzare il Vangelo anche nella sua vita sociale, anche nella sua vita pubblica. È questa certezza dell’opera di Dio in mezzo a noi, dell’opera di Dio per gli uomini di buona volontà, è questa certezza che ci conforta e oggi come ieri e come sempre ripeteremo l’annuncio: “Cristo è risorto ed è speranza. Cristo è risorto ed è conforto. Cristo è risorto e accompagna la sua Chiesa”.

Abbiamo prima ascoltato delle Letture, abbiamo visto l’opera di Dio nella storia degli uomini, abbiamo visto l’opera dalla creazione fino alla redenzione. Ecco, anche noi, pellegrini come i pellegrini dell’Esodo, tendiamo alla Patria celeste, tendiamo al Paradiso, ma vogliamo che anche su questa terra si realizzi il regno di Dio; vogliamo che anche in questa terra gli uomini compiano fino in fondo quanto è possibile per asciugare ogni pianto, per calmare ogni fame, perché tutti gli uomini si realizzino come fratelli e questa terra sia meno indegna dei figli di Dio e in questa terra si compia quanto il Signore ci ha comandato: “Tu amerai il tuo Dio.Tu amerai il prossimo come te stesso”. Ecco perché l’annuncio della risurrezione di Gesù è un annuncio di forza. Ci dobbiamo sentire impegnati perché noi cristiani, noi battezzati siamo coloro che devono portare il Signore, che devono portare la sua verità, che devono portare la sua opera.

Ecco, raccogliamoci con fede nel celebrare questo mistero. Inserito bene in questa veglia pasquale è stato il Battesimo. Noi abbiamo visto davanti ai nostri occhi quello che ognuno di noi ha ricevuto; abbiamo visto e questo è stimolo per ricordare, ma di un ricordo efficace. È stimolo perché noi ci sentiamo impegnati a camminare nella via del Signore. Ed è per questo che, guardando al nostro Battesimo, noi guardiamo con più fede a ciò che riceviamo dalla risurrezione del Signore. Suscitare il Battesimo in noi, suscitarne la forza, perché ogni cristiano è risorto con il Signore.

Vogliamo allora, con umiltà, chiedere perdono al Signore di ciò che come battezzati non abbiamo fatto e vogliamo, con la grazia meravigliosa di Dio, camminare in fortezza.

E poniamo così al bambino battezzato in questa notte, l’augurio di realizzarsi secondo la Parola della Liturgia, di essere veramente un cristiano forte, coerente, generoso, pronto; aiutato dai suoi cari, possa veramente nella sua vita vivere la gioia grande, che dà la comunione con Cristo, con Cristo risorto.

CODICE 75CVO01360A
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 30/03/1975
OCCASIONE Omelia, Domenica di Pasqua - Anno A - Messa di mezzanotte, Battesimo
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Pasqua: il dono della resurrezione
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