26/05/1985 - Omelia Pentecoste Prima Comunione

At 2, 1-11; 1 Cor 12, 3-7. 12-13; Gv 20, 19-23

La Chiesa è in festa, la sua più grande festa. La Chiesa celebra la venuta dello Spirito Santo, vuol dire la venuta, la permanente azione dello Spirito Santo nella Chiesa, un’azione meravigliosa, un’azione di grazia e di salvezza. E dobbiamo riflettere perché ognuno di noi viene ad essere tempio dello Spirito Santo. Ognuno di noi ha la consolazione di una forza invisibile, ma fortissima che ci conduce a imitare Gesù e a raggiungere la vita eterna. Una grande festa, fortissima, la festa della Chiesa che si sente guidata e sorretta nella sua missione di trasmettere la Parola di Gesù e di dare agli uomini quello che aspettano, l’indirizzo di bene, l’indirizzo di virtù e di onestà. Dobbiamo perciò sentirci profondamente commossi nell’intimo dell’anima nostra per questo prodigio di fede, per questo prodigio di amore. Venne un uragano, un vento fortissimo. Apparve lo Spirito Santo come un globo di fuoco. Comprendiamo la forza e il fuoco che brucia. Comprendiamo come la Chiesa possa realizzare sé stessa proprio perché possiede, è colma di Spirito Santo. Noi abbiamo una particolare devozione oggi perché abbiamo la Prima Comunione dei nostri bimbi ed è un avvenimento di particolare letizia e di particolare gioia. Dobbiamo ringraziare molto, dobbiamo essere vicini a loro pregando il Signore che li salvi dal male, che li faccia crescere bene perché chi cresce nello Spirito Santo e nella unione con Gesù Eucaristia non può che crescere a bene dei propri cari, a bene di tutta la Chiesa. E vorrei rivolgermi a voi che vi comunicate per la prima volta, a voi bambini e bambine: tra poco avrete nel vostro cuore il Signore. Ditegli il vostro affetto, ditegli la vostra riconoscenza. Ditegli che volete essere sempre fedeli a quello che oggi promettete, ditegli che la Prima Comunione vorrà essere per voi un primo passo verso una vita cristiana fervida e bella. Ditegli tutta la gioia del vostro cuore, ditegli tutta la speranza vostra. Pregate per i vostri genitori, per le vostre famiglie perché siate per loro una gioia vera, una gioia che cresce di giorno in giorno. Dovete crescere per essere loro consolazione. Quanti sacrifici hanno fatto e faranno per voi! Siate loro riconoscenti e pregate il Signore perché li benedica nelle loro opere. Poi esprimerete un desiderio: di essere forti e generosi nella santa Chiesa. Pregate per tutta la Chiesa. Pregate per tutti quelli che soffrono, per tutti quelli che sono nel dolore e nell’afflizione. Sia grande la vostra preghiera. Pregate per tutti, perché Dio ci dia la pace, perché Dio dia la concordia agli uomini, perché tutti gli uomini si vogliano bene e non cerchino le divisioni, ma cerchino piuttosto ciò che unisce per il bene di tutti. Preghiate. La vostra preghiera è senza dubbio molto accetta al Signore che per la prima volta viene nel vostro cuore. Aprite tutta l’anima vostra e sentite che il Signore vi vuole molto bene e che in questo amore costruite. Costruite per essere domani una fortezza per la vostra Parrocchia, perché la Parrocchia possa adempiere la sua missione, che è la missione stessa della Chiesa; vivete nella grazia di Dio, vivete nel suo amore, vivete nel santo timore di Dio, è il dono che dovete prima di tutto chiedere perché è il dono più necessario. La Beata Vergine con il suo sorriso vi incoraggi, vi guidi, sia questa la vostra sicurezza nel pericolo, la vostra forza nelle tentazioni; state vicino alla Beata Vergine, avrete la certezza di non abbandonare mai il Signore, ma di essere sempre fervidamente, costantemente, nel bene la vostra responsabilità e la vostra qualità, perché un cristiano è un fedele, un cristiano è uno che accetta l’amore di Dio e ricambia con tutto il cuore. Il Signore vi dia la grazia di essere così: bravissimi e forti.