03/06/1979 - Omelia Pentecoste Professione di Fede

S. Ilario D’Enza, 03/06/1979
Omelia, Domenica Solennità di Pentecoste - Anno B – Professione di fede

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At 2, 1-11; 1 Cor 12, 3-7. 12-13; Gv 20, 19-23

“Ricevete lo Spirito Santo” (Gv 20, 22).

Il Signore Gesù ci ha mandato il suo Spirito. Come lo Spirito nel seno della Beata Vergine ha formato il corpo di Gesù, così, nella continuità dei secoli, lo Spirito doveva formare le membra del Corpo di Gesù. La santa Chiesa e i singoli appartenenti alla Chiesa sono formati dallo Spirito Santo. Ed è proprio questa la grande invocazione che si alza dai nostri cuori: “O Spirito Creatore, vieni in noi e forma in noi Gesù. Rendici membra adatte del suo Corpo. Rendici mirabilmente Chiesa”. È proprio quest’invocazione che noi sappiamo esaudita, noi sappiamo pienamente accolta, se prestiamo la nostra collaborazione e qui, dico, c’è la nostra grande gioia e nello stesso tempo c’è il nostro programma di lavoro. Il mistero della Chiesa è il mistero dell’opera dello Spirito Santo, il mistero della Chiesa è un mistero soprannaturale di salvezza, è un mistero di amore per cui l’uomo, da povera creatura fragile e miserabile, viene elevato alla dignità di figlio di Dio e porta in sé lo Spirito che lo educa, lo guida e lo santifica. Noi diveniamo così progressivamente un’unica cosa, un’unica realtà trasfigurata nel Cristo, perché la Chiesa è il Corpo di Cristo vivificato dallo Spirito Santo.

Dico: c’è il nostro programma di lavoro, sì, perché noi allo Spirito dobbiamo una meravigliosa, continua collaborazione. La chiamo meravigliosa, perché noi possiamo fare delle cose meravigliose, non nelle nostre forze ma nella grazia sua, perché lui può, se lo vogliamo, fare di noi un’opera molto più bella dell’opera della creazione materiale. Può fare di noi dei capolavori del suo amore, solo che lo vogliamo, solo che desideriamo ardentemente e ci mettiamo nell’atteggiamento di docilità, solo che ci mettiamo in un atteggiamento fervido, pieno di fede, per noi e per il mondo. “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi” (cfr. Gv 20, 21), ha detto Gesù. Ecco la missione della Chiesa è la missione che comprende tutto quanto il mondo: ci dobbiamo santificare per santificare, ci dobbiamo evangelizzare per evangelizzare. Dobbiamo cioè sentire che noi dobbiamo diventare il Cristo, ma il Cristo è il missionario, il Cristo è colui che è venuto dal cielo per portare la salvezza a tutti gli uomini.

Ecco allora quanta generosità, quanta purezza, quanto impegno, quanta preghiera, quanta disponibilità! Noi invochiamo lo Spirito Santo in ognuno di noi, noi lo invochiamo su tutta la Chiesa, noi lo invochiamo sulla nostra Parrocchia, lo invochiamo particolarmente per il gruppo che oggi, festa di Pentecoste, vuole professare la sua fede. Vuole cioè dire a tutti, nella grazia dello Spirito Santo, come sceglie, come vuole la sua vita cristiana in una pienezza, in una generosità di salita. Vuole dire a tutti come ha capito che Cristo è unico, che Cristo è vita, che Cristo è amore, che Cristo è gioia, che Cristo va seguito con tutta l’anima, che Cristo non si può servire se si serve il mondo, che non si può essere cristiani se si scende a compromessi, se non si adopera tutta la propria energia, l’energia di chi, nella primavera della vita, vuole consacrare lo sbocciare dei fiori, perché si maturi in un frutto di opere e di santità. Ecco, io dico a tutto il gruppo e a tutte le singole componenti del gruppo: scegliete il Signore, amate il Signore. Lasciatevi guidare sempre dallo Spirito Santo, siate fervorosamente devote, eucaristicamente devote. Siate prudenti, della prudenza di cui parla il Vangelo: “Siate prudenti come i serpenti” (Mt 10, 16), ha detto Gesù. Siate umili, dell’umiltà che conosce la propria fragilità e si rifugia nel Signore. Siate pure, perché la vostra purezza deve essere completa e deve essere testimonianza, se non è completa, non è testimonianza. Siate pure e serene e, nello stesso tempo, vogliate essere così come vi abbiamo augurato all’inizio dell’anno sociale: siate la corona d’oro di Dio, il diadema regale nella sua mano, perché se sarete fedeli, se sarete generose, questo si verificherà. Siate pronte sempre a dare testimonianza al Vangelo, a impegnarvi nella vostra vita cristiana, ad essere veramente le prime a seguire il Signore. Nel giorno della Pentecoste avete voluto compiere questo atto di fede. Siate dunque vere figlie di Dio, vere membra della Chiesa e il Signore di voi si possa rallegrare sempre e sempre si rallegri della vostra testimonianza e della vostra opera la santa Chiesa di Dio.

CODICE 79F2N01366G
LUOGO E DATA S. Ilario D’Enza, 03/06/1979
OCCASIONE Omelia, Domenica Solennità di Pentecoste - Anno B – Professione di fede
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Lo Spirito Santo forma in noi Gesù
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