09/07/1988 - Omelia Prefestiva XV Ord

Sant’Ilario d’Enza, 09/07/1988
Omelia, Prefestiva XV Domenica Tempo Ordinario

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Am 7,12-15; Ef 1,3-14; Mc 6,7-13.

Gli Apostoli ricevettero il mandato, la missione e andarono per il mondo. Produssero molto frutto, perché confidavano in Colui che li aveva mandati, perché erano pieni di fede e ricchi di speranza.

Dobbiamo riflettere sul fatto che ogni cristiano è un missionario, cioè è uno mandato, inviato; ogni cristiano ha la responsabilità dell’evangelizzazione, perché ad ogni cristiano spetta il compito di passare la fiaccola ricevuta.

Abbiamo ricevuto nel Battesimo, nella nostra educazione cristiana, la grazia e la parola; grazia e parola che dobbiamo fare fruttificare, che dobbiamo portare a tutti.

La nostra missionarietà è prima di tutto una missionarietà di preghiera. Dobbiamo pregare per la salvezza del mondo, perché la grande carenza che hanno i popoli non è solo carenza del mangiare, della libertà, è carenza della fede.

La più grande sventura è non avere la fede perché la fede, quando entra in un’anima, produce una ricchezza e una consolazione grandissime.

Dobbiamo saper pregare, perché il Padre mandi molti operai nella sua vigna; dobbiamo avere una preghiera costante, una preghiera fedele, una preghiera quotidiana per la salvezza di tutti. Particolarmente nella santa Messa dobbiamo essere ben consci di quanto partecipiamo. La Messa infatti è la rinnovazione del sacrificio di Gesù per la salvezza del mondo: è Gesù che torna a presentare al Padre il suo sacrificio perché gli uomini si convertano ed entrino nella lode e nell’amore del Padre.

Come dobbiamo imparare la potenza della Messa! Quella potenza per cui, partecipando al sacrificio di Gesù, siamo per tutti, siamo per la salvezza, siamo per la redenzione.

La nostra preghiera, unita al sacrificio di Gesù, può ottenere veramente molto dal Padre Celeste; molto! Ed è su questo molto che si pone la nostra riflessione.

In ogni Messa possiamo ottenere molto, ricordiamocelo sempre; e non fermiamoci alle nostre piccole cose, alle nostre piccole necessità. Apriamo il cuore a tutto il mondo e nella Messa preghiamo e offriamo per tutti, perché la nostra Messa sia sacrificio di salvezza.

E così, sentendoci missionari, durante la giornata approfitteremo di ogni occasione per portare la parola del Signore, la speranza del Signore, per dire una parola di fede, una parola di conforto, una parola che indichi che il grande scopo della vita non è nelle cose materiali.

Il grande scopo della vita è servire Dio e fare di tutto perché anche gli altri lo servano, lo amino, lo benedicano. Questo sarà il nostro proposito.

CODICE 88G8O0133CN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 09/07/1988
OCCASIONE Omelia, Prefestiva XV Domenica Tempo Ordinario
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il valore salvifico della Messa
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