21/10/1989 - Omelia Prefestiva XXIX Domenica Ord

Sant’Ilario d’Enza, 21/10/1989
Omelia, Prefestiva XIX Domenica Tempo Ordinario, Giornata Missionaria

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Es 17, 8-13; 2 Tm 3,14 - 4,2; Lc 18,1-8.

È un nostro dovere l’evangelizzare.

Oggi vogliamo meditare su questo dovere, un dovere che ci ha dato Gesù quando ha detto: “Prendete la parola; trasmettetela” (Cfr Mt 28,19); quando ha detto: “Andate in tutto il mondo, portate la parola di salvezza. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Cfr Mc 16, 15-16).

Abbiamo ascoltato la parabola del giudice iniquo; la parabola ci dice che c’è un primo modo di evangelizzare: è la nostra insistenza nella preghiera. Anche qui è Gesù che ce l’ha indicato; ha detto: “Pregate il padrone della messe che mandi molti operai nella sua messe” (Mt 9,38).

L’evangelizzazione è opera dello Spirito. È lo Spirito Santo che illumina, che muove la volontà, che conduce, ma ci vuole solidali, ci vuole impegnati per il regno. Noi dobbiamo pregare, la preghiera nostra deve essere un prodotto del nostro amore: proprio perchè amiamo Dio, dobbiamo desiderare che tutti lo conoscano e che tutti imparino quanto è grande, quanto è buono, e così valorizzino la loro vita perché, altrimenti, non hanno cognizione del bene e del male.

Pregare; pregare, perchè grande sia la forza che arriva, perchè tanto grande sia l’entusiasmo nel bene che faccia superare ogni ostacolo.

Un secondo modo di valorizzare il nostro compito è nel partecipare alla santa messa, oblazione per la salvezza del mondo, nella consapevolezza che in quel momento il sangue di Gesù si sparge continuamente per la salvezza delle anime. Andiamo a messa per salvare il mondo.

Un terzo modo è offrire qualche cosa di noi stessi; offrire con spirito di penitenza, con spirito di umiltà, qualche sacrificio perchè sia in sconto di tutti i peccati, perchè è il peccato che ostacola la venuta della grazia.

Poi, ancora: partecipiamo, offrendo delle nostre cose, il nostro aiuto. Tutto il popolo cristiano è impegnato: la giornata missionaria è mondiale. Tutti vogliono offrire quello che di meglio possono radunare per uno scopo così grande, per una valorizzazione così piena.

Ecco che allora si matura nell’anima la convinzione di essere Chiesa.

Sentiamo di essere Chiesa che opera, che agisce; sentiamo che apparteniamo alla Chiesa che essenzialmente è missionaria. E se la Chiesa soffre, se la Chiesa lotta, non dobbiamo stare assenti, dobbiamo sentire che se non vogliamo essere dei parassiti, dobbiamo impegnarci e impegnarci con generosità, sempre.

La giornata vuole essere un invito per tutto l’anno, perchè tutto l’anno ci ricordiamo dei nostri fratelli che languiscono senza la fede, che languiscono senza una prospettiva di pace e di amore.

Per amore di Dio abbiamo l’amore del prossimo e l’amore del prossimo ci porti ad agire e ad agire con forza.

CODICE 89LMO0133RN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 21/10/1989
OCCASIONE Omelia, Prefestiva XIX Domenica Tempo Ordinario, Giornata Missionaria
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il nostro contributo all’evangelizzazione
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