02/02/1985 - Omelia Presentazione Gesu al Tempio

Sant’Ilario d’Enza, 02/02/1985
Omelia, Sabato, Festa della Presentazione di Gesù al Tempio

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Ml 3, 1-4; Eb 2, 14-18; Lc 2, 22-40

La candela accesa, candela offerta, candela che è dunque un simbolo: è il simbolo della nostra fede, una fede viva, una fede ardente, una fede testimonianza. È questa la fede che si domanda da noi. Troppi hanno fatto della fede un’immagine, un ricordo, un simbolo. La fede è vita, non è simbolo! La fede è meraviglia perché è dono di Dio, è forte perché è conquista dell’uomo. La fede ci porta soavità, ci porta assicurazione, ci porta speranza di vita eterna. Con quale gioia, con quale impegno dobbiamo considerare la nostra fede e volere una fede grande, una fede matura!

È stato un giorno di gioia questo per Simeone ed Anna, nella loro fede hanno esultato; è stato un giorno tremendo per la Vergine Santa. Quando enumeriamo i suoi dolori, questo è il primo perché ebbe davanti, per la bocca del profeta, la visione tremenda di ciò che aspettava Gesù e di ciò che spettava a lei.

La Madonna ha acceso in una maniera splendida la sua fede e ha saputo dire di sì, ha saputo unire il suo offertorio all’offertorio che di se stesso faceva Gesù al Padre: “Sono venuto, o Dio, per fare la tua volontà” (cfr. Gv 5,30). Ecco, era venuta al Tempio proprio per questo: la sua consacrazione meravigliosa e bella, la sua consacrazione così, in una oblazione totale.

Quanta, quanta ricchezza di grazia possiamo avere nel partecipare a questo mistero! Allora la nostra fede ci porta proprio qui: alla consapevolezza che la nostra vera vita sta nell’acconsentire al piano di Dio, nel fare la sua volontà, anche se questa volontà ha delle cose che non si comprendono adesso, anche se ha i tratti dolorosi, anche se la nostra fede deve essere provata così.

Partecipare alla grazia è dunque partecipare all’offertorio, con lo stesso cuore, con la stessa disponibilità, con la stessa umiltà. Partecipare, volere, crescere; ecco, resti proprio così la nostra devozione di stasera.

La candela che portiamo a casa ci ricordi: la fede deve essere una fede grande, la fede ci deve portare ad abbracciare la volontà di Dio e a vivere secondo lui.

CODICE 85B1O01332N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 02/02/1985
OCCASIONE Omelia, Sabato, Festa della Presentazione di Gesù al Tempio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Offertorio di Gesù e di Maria, fede
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