02/02/1977 - Omelia Presentazione Gesu Tempio

Sant'Ilario d'Enza, 02/02/1977
Omelia, Mercoledì IV settimana Tempo Ordinario, Festa Presentazione di Gesù al Tempio

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Ml 3, 1-4; Eb 2, 14-18; Lc 2, 22-40

Oggi è prima di tutto una festa di gioia. Ci viene comunicata la gioia dei primi, in Israele, che riconobbero il vero salvatore del mondo, di Simeone ed Anna; la gioia insomma di avere Gesù, di avere Gesù per noi, di avere Gesù nostra salvezza, nel quale possiamo porre sicuramente la vita, nel quale possiamo sicuramente porre la speranza. Senza Gesù, è il significato pieno ed è il simbolo evidente, senza Gesù c’è buio, ci sono le tenebre, c’è l’errore, c’è la confusione. Senza Gesù non c’è l’amore, non c’è la comprensione, c’è solo l’odio. Con Gesù possiamo piacere al Padre, possiamo ottenere il perdono dei nostri peccati, con Gesù abbiamo accesso al trono della misericordia di Dio.

Ecco perché ripetiamo un gesto così significativo: la candela accesa rappresenta Gesù, la candela accesa che è preludio della Pasqua, quando solennemente benediremo il cero pasquale, per indicarci come Cristo ci unisce alla sua passione e morte, ma ci unisce strettamente anche alla sua risurrezione.

Quindi esultiamo, nel saperci così ricchi in Gesù, così forti in Gesù. Tutto il male non la può spuntare contro Gesù, tutta la potenza delle tenebre è assolutamente inefficace. Alle volte siamo troppo timidi di fronte all’irrompere del male: quanta sfacciataggine, quanta ostentazione, quanta cattiveria! Ci sentiamo frastornati. E’ solo rivivendo il mistero della nostra fede che ci sentiamo coraggiosi, che ci sentiamo sicuri, perché abbiamo lui.

La festa di gioia non ci deve far dimenticare che ancora è una festa d’impegno. Vediamo Gesù nelle braccia della Madonna: Gesù si offre al Padre. Si offre al Padre per tutta la sua missione e unisce a sé, strettamente, la Vergine Madre e vuole unire anche noi, perché anche noi dobbiamo essere disposti a lavorare per il regno di Dio, a sapere donare noi stessi per le finalità del regno di Dio, a sapere essere pronti ad ogni sacrificio.

Gesù si presenta nel tempio, che era stato così il centro di tutta la legge e di tutta la storia della salvezza, si offre al Padre, come vuole il Padre intesserà tutta la sua vita e Simeone sottolinea che non sarà facile la sua azione. È evidente: “Sarà segno di contraddizione, perché siano svelati i pensieri di molti cuori” (Lc 2, 35), perché cioè si conosca bene quello che un uomo sceglie, quello che un uomo desidera, quello che un uomo vuole. Se l’anima della Madonna sarà trafitta da una spada, ognuno che si unisce a Gesù, avrà la sua parte di lotta, avrà la sua parte di sofferenza. E si annuncia così pienamente quel Mistero Pasquale, che noi annunciamo e proclamiamo tutte le volte nella Messa.

Noi, uniti al Cristo, dobbiamo condividere le sorti di Cristo, dobbiamo sapere che alla risurrezione certa si può arrivare con l’abbracciare la croce e l’abbracciare quello che il Signore prepara ad ognuno di noi. Quindi con animo sereno, con l’animo aperto, pronunciare il nostro “sì”, dire al Signore che vogliamo fare la sua volontà, che abbiamo capito bene, che essere religiosi non è indurre Dio a fare la nostra volontà, ma è ogni giorno cercare di fare la sua. E’ cercare di fare la sua con una docilità sempre più grande, acconsentendo pienamente senza lamento e senza pretese.

Ecco, domandiamo alla Vergine Immacolata la grazia di essere come lei nel servizio di Dio, di essere purificati dai nostri peccati e di essere sempre disponibili a tutte le azioni della misericordia di Dio. E allora capiremo come questa festa sia una preparazione alla Pasqua, come in questa festa dobbiamo ripetere con convinzione e profondità il nostro sì a Gesù, il nostro sì per condividere con lui veramente fino in fondo la sorte della salvezza, la posizione della salvezza, che è posizione di umiltà, che è posizione di offerta, che è posizione di lavoro.

CODICE 77B1O01333N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 02/02/1977
OCCASIONE Omelia, Mercoledì IV settimana Tempo Ordinario, Festa Presentazione di Gesù al Tempio
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Esultanza, unione a Gesù
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