Ml 3,1-4; Eb 2,14-18; Lc 2,22-40.
È la festa della luce! È una festa di gaudio: il gaudio della fede, il gaudio di avere con noi il Signore Gesù, il Salvatore, Colui che è venuto a prendere le nostre miserie e a darci la gioia del ricupero.
Oh, quanta fede dobbiamo desiderare. Accendiamo le candele simbolo di una fede che deve sempre ardere, di una fede che deve sempre sfolgorare, di una fede che deve sempre investire tutta la nostra vita. Tutta! Perché la fede è un assenso intellettuale che coinvolge tutta la nostra esistenza.
Diciamo sì alla parola di Dio, diciamo sì alla testimonianza di Dio! Sappiamo bene come Dio, infinita sapienza e infinita veridicità, ci dà quello che noi, giustamente, possiamo desiderare. Ci dà tutto: ci dà la luce del presente e la luce del futuro, ci dà il senso delle cose che passano e il senso delle cose eterne.
Quanto è ricco chi ha la fede! Quanto è sicuro chi ha la fede!
Ci vengono proposti dei modelli di fede: ci viene proposta la beata Vergine e ci viene proposto san Giuseppe che presentano Gesù con tanta larghezza di cuore e con tanta disponibilità. Ci vengono presentati anche due profeti, Simeone ed Anna, che hanno atteso tutta la vita e non hanno perso la sicurezza della promessa di Dio. Tutta la vita e sul tramonto della loro vita Dio interviene meravigliosamente!
Dobbiamo vedere questi modelli e desiderare tanta, tanta crescita di fede. Dobbiamo credere tanto, dobbiamo credere con tanta fiducia, con tanto amore, con tanta perseveranza. È proprio nel credere al Signore, in pienezza, che diventiamo testimonianza anche per gli altri, per tutte le cose che avvengono, per tutti i problemi: dal problema della vita, dell’accettazione della vita, della festa della vita, al problema di come organizzare la vita per sé e per gli altri.
Una grande forza ci deve animare! Una grande forza nel seguire Gesù, nel seguirlo nel suo insegnamento, nell’accompagnarlo nella sua offerta, nel realizzare una pienezza nel suo discipulato.
Siamo discepoli! Andiamo anche noi portando la luce sua. Andiamo anche noi! Viviamo di Dio, viviamo per Iddio. Non lasciamoci portare dalle false idee, dalle false filosofie che tradiscono i valori sia naturali che soprannaturali propri del cristiano.
Non lasciamoci impressionare dal male ma seguiamo Gesù e seguiamolo con molta comprensione e con molta fortezza.
CODICE | 86B1O01334N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 02/02/1986 |
OCCASIONE | Omelia, IV Domenica Tempo Ordinario, Festa Presentazione del Signore |
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