10/12/1986 - Omelia S. Eulalia

Sant’Ilario d’Enza, 10/12/1986
Omelia, Mercoledì II settimana Tempo Avvento, Festa Santa Eulalia

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Vogliamo onorare sant’Eulalia, nostra patrona, con tutto il cuore per ammirarla e per invocarla.

Per ammirarla, perché è stata una delle vergini sagge che ha saputo offrire la sua vita per amore di Gesù, perché se non c’è un grande amore non si sacrifica la vita. Si è sacrificata perché amava molto, ed era più il fuoco di amore che aveva dentro il cuore di quello che hanno adoperato i carnefici per tormentarla. Aveva un amore fervido, un amore che l’ha portata all’eroismo, che l’ha portata a donare interamente la sua giovane vita.

Quanta deve essere stata la sua strada di amore! E quanto, nel breve spazio dei suoi anni, è riuscita a percorrerla! Quanta strada, quanta strada di vera donazione e di vero sacrificio!

Ammiriamo in Eulalia questo amore grande, questo amore forte che l’ha resa un esempio nella fortezza e nella verginità.

E vogliamo non solo invocarla, ma imitarla. La nostra invocazione parte proprio di lì: da un’ammirazione sincera, perché ha tradotto il vangelo e lo ha tradotto egregiamente e totalmente.

Noi vogliamo invocarla perché dobbiamo essere una vera comunità cristiana, cioè una comunità di forti, di generosi, di impegnati; non una comunità di mediocri, non una comunità di cristiani che stanno a misurare qualsiasi cosa che è loro richiesta, non dei cristiani avari di generosità, non dei cristiani pigri, non dei cristiani incerti. Dobbiamo essere una comunità che vive profondamente il suo ideale, che vuole tradurre il vangelo.

Nella povertà delle nostre forze dobbiamo tradurlo in verità sapendo che lo Spirito supplisce alla nostra debolezza e lo Spirito, che è in noi, ci dà slancio, energia, perseveranza.

Imitiamo sant’Eulalia testimoniando a tutto il mondo la nostra fede, avendo sempre la fierezza della

nostra fede, la gioia della nostra fede; volendo, passo per passo, tradurre così la legge che il Signore ci ha dato: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore” (Mt 22,37).

Un cristiano ce la mette tutta (“Tutto il tuo cuore, tutte le forze”) e non si sente esagerato; sente, invece, che se non ama con tutto il cuore, non dà quella gloria a cui Dio ha diritto, non ama come deve amare.

Impegniamoci dunque e chiediamo insistentemente il dono della fortezza per poter essere veramente una Chiesa sotto il patrocinio di una martire, una Chiesa perciò decisa, limpida, una Chiesa che sa dire al Signore il suo servizio, che sa tradurlo giorno per giorno.

CODICE 86N9O01311N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 10/12/1986
OCCASIONE Omelia, Mercoledì II settimana Tempo Avvento, Festa Santa Eulalia
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Ammirare e imitare sant’Eulalia
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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