23/02/1985 - Omelia Sabato dopo Ceneri

Sant'Ilario d'Enza, 23/02/1985
Quaresimale, Sabato dopo le Ceneri

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Is 58, 9-14; Lc 5, 27-32

“E Gesù gli disse: «Seguimi». Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì” (Mt 9, 9). Per seguire il Signore, bisogna lasciare le cose che sono in contrasto con lui, bisogna superare la propria difettosità e la propria forma di stanchezza e di egoismo. Bisogna essere pronti, perché altrimenti non si verificherebbe il primo comandamento: “Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altri dei fuori di me”. “Non si può servire a due padroni” (Mt 6, 24), ha detto il Signore, non si può! E se vogliamo veramente andare alla sequela di Gesù, dobbiamo imporci delle necessarie e forti rinunce, quelle rinunce al male e a ciò che trascina e conduce al male.

Vorrei che capissimo bene il significato del distacco cristiano da ciò che è negazione e da ciò che non accetta il Signore, vorrei che fossimo ben impegnati in questo. I cristiani devono amare Dio sopra tutte le cose e l’esempio ci viene lì, dalla Beata Vergine: “Stava” ai piedi della croce, non “stava” quando Gesù era nel trionfo, non “stava” in altre occupazioni o in altre ansie; “stava” vicino a lui. Lo spirito di distacco porta a questo spirito di fede. La Madonna era tutta per Gesù, la Madonna era con Gesù nel dolore atroce, nella sofferenza senza nome che può avere una mamma ad assistere un figlio crocifisso.

Quanta carica di amore! Quanta fortezza! Quanta decisione! Quanto slancio! Quanta generosità!

Dobbiamo capire bene questa presenza della Beata Vergine, sola con Gesù crocifisso, sola ad assistere all’agonia straziante del Redentore. Data tutta, data con uno slancio fervidissimo, con una dignità, con un coraggio che giustamente la possiamo chiamare la “Regina dei Martiri”. E tanti martiri ha avuto la Chiesa nei suoi secoli di vita, tanti martiri, che son stati oggetto di torture immense, di strazi raffinati e crudelissimi, eppure più di San Lorenzo, più di tutta la turba delle sante vergini e martiri, di più ha sofferto Maria.

Ecco, vogliamo domandare a lei questa grande grazia, la grande grazia che ci insegni la strada del vero distacco dalle cose, che impediscono il regno di Dio.

E, realizzando questa sera, così, il mistero del Battesimo, vogliamo augurare che grande sia la lode e la gloria del Signore per una vita veramente cristiana fervida, donata, per una vita che vuole essere col Battesimo innestata nel Cristo, vuole col Battesimo che le grazie più grandi scendano e maturino in bene e in gioia.

CODICE 85BOQ0134YN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 23/02/1985
OCCASIONE Quaresimale, Sabato dopo le Ceneri
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Regina dei Martiri
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