03/12/1983 - Omelia Sabato I Avv Nov Imm 5

Sant’Ilario d’Enza, 03/12/1983
Omelia sabato I settimana tempo di avvento, Novena dell’Immacolata, V giorno

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Mt 9, 35-10, 1. 6-8

Il cuore di Gesù è sempre per noi. E come allora, vedendo le folle “ne sentì compassione”, così anche ora, nella Chiesa, è principio di salvezza, è principio di redenzione. In Lui troviamo veramente l’amore, l’amore di cui abbiamo bisogno, perché i nostri rapporti con Dio devono essere in questa donazione di noi stessi a Lui, nel riconoscere Lui, il principio nostro, il nostro Creatore, Colui che dobbiamo amare con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze. Certo, lo dobbiamo amare più d’ogni cosa, lo dobbiamo amare vincendo ogni tentazione. Non c’è nessun motivo possibile che ci dispensi dall’amarlo, non c’è nulla che possa toglierci, se noi non vogliamo, questa gioia d’amore per la quale allora siamo stati creati e siamo stati redenti, perché noi amiamo, perché noi possiamo amare, perché possiamo donarci sempre a Dio con tutta la forza del nostro animo.

Gesù viene a noi come fratello maggiore per insegnarci l’amore al Padre. Gesù viene da noi e vuole che noi collaboriamo a questa sua opera di salvezza, a questa sua opera che definiamo “di evangelizzazione”, cioè Lui, che ci ha portato la buona novella che Dio è Padre nostro e che noi possiamo sentirci figli in tutto.

La Vergine Santissima è stata Colei che, pura creatura, ha amato di più il Signore. Nessuno ha amato Dio come lo ha amato la Madonna. In Lei si è riversata maggiore grazia che in tutti gli uomini messi insieme, che in tutti i santi messi insieme. La Madonna ha amato Dio in una maniera meravigliosa. A Lei perciò dobbiamo chiedere questo aiuto: di amare veramente Dio e di collaborare perché anche gli altri uomini lo amino. Noi dobbiamo chiedere a Lei questa meravigliosa partecipazione. Noi siamo poveri, siamo come quella folla che seguiva Gesù, di cui Lui aveva compassione, perché “erano stanche le turbe e sfinite, come pecore senza pastore”.

La nostra società è veramente una società stanca, è una società che non ha accettato la Parola di Dio e va dietro a tutte le cose più insulse e più strane. Dobbiamo collaborare con la grazia di Dio, per dare qualche cosa, per dare un soffio di spiritualità attorno a noi, per poter così operare nel Regno di Dio con tutte le nostre forze.

CODICE 83N2N01310N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 03/12/1983
OCCASIONE Omelia sabato I settimana tempo di avvento, Novena dell’Immacolata, V giorno
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI L’amore
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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