19/01/1985 - Omelia Sabato I Ord Commemorazione don Lumetti

Sant’Ilario d’Enza, 19/01/1985
Omelia, Sabato I settimana Tempo Ordinario - Anno B - Commemorazione di Don Lumetti

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1 Sam 3, 3-10.19; 1 Cor 6, 13-15. 17-20, Gv 1, 35-42

È per riconoscenza e per dovere che ci siamo riuniti questa sera a presentare le nostre preghiere al Signore, perché il defunto arciprete ha dato molto alla sua Parrocchia, ha dato molto per il suo zelo, per le sue iniziative, per un servizio pastorale lunghissimo. Don Amedeo Lumetti diventò sacerdote nel 1904 e venne qui, parroco, nell’Ottobre del 1919, e rimase parroco per quarant’anni fino al Gennaio 1960.

La presenza del sacerdote in una comunità cristiana è una presenza vitale, è la presenza, è la testimonianza, è lo sprone perché le cose fioriscano. E tanto ha insistito per la vita cristiana e tanto ha richiamato, ha esortato, ha catechizzato!

Noi lo ricordiamo, lo ricordiamo per la Prima Comunione, lo ricordiamo per la Cresima, lo ricordiamo nelle sue forti raccomandazioni ed esortazioni. E ci ha lasciato tanto segno di bene: l’opera Cardinal Mercati, il teatro, la casa della dottrina cristiana restano come un documento vivo del suo zelo. Ecco perché, nel 25° della sua morte, lo vogliamo particolarmente ricordare, perché lui è nella liturgia celeste, perché continui così la sua opera d’intercessore e di padre; continui così la sua opera, la continui perché i bisogni della Parrocchia non sono diminuiti, anzi sono accresciuti.

E noi vogliamo sentire sempre di più la nostra responsabilità, la responsabilità di una Parrocchia in un mondo pagano, la responsabilità che abbiamo di apprendere, di studiare la verità, la responsabilità che abbiamo di esercitare la carità e di essere uniti tra di noi, la responsabilità dell’evangelizzazione, un’evangelizzazione che s’è resa più difficile, più ardua, un’evangelizzazione che richiede perciò da parte nostra maggiore impegno di santità e di bene.

Oh, vogliamo proprio riaffermare questa sera la nostra appartenenza parrocchiale, il nostro impegno di cristiani convinti, di cristiani fervidi, di cristiani apostoli. Vogliamo porre tutta la nostra generosità al servizio della Parola di Dio, perché la fede è l’unica grande certezza, l’unica! E’ solo la fede che ci spiega la vita presente e ci apre la vita futura. Dobbiamo crescere nella fede, dobbiamo sapere che la fede è quella che vince tutte le difficoltà, vince il mondo. Dobbiamo essere non più fiacchi, poveri di fede, ma dobbiamo avere una fede veramente matura, veramente responsabile, veramente piena. Sì, corrispondiamo, perché il Signore faccia di noi lo strumento, lo strumento della sua gloria, i portatori del suo amore; faccia di noi delle anime veramente pronte a tutte le mozioni dello Spirito, perché possiamo così dare anche noi, ricordando gli insegnamenti del defunto arciprete, dare anche noi la nostra vera, piena testimonianza di fede e d’amore.

CODICE 85AIO01330F
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 19/01/1985
OCCASIONE Omelia, Sabato I settimana Tempo Ordinario - Anno B - Commemorazione di Don Lumetti
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il sacerdote
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