14/03/1981 - Omelia Sabato I Quar

Sant’Ilario d’Enza, 14/03/1981
Omelia, Sabato I Quaresima

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Dt 26,16-19; Mt 5,43-48

Il Signore ripete a noi sempre una parola: “Amerai”. “Amate, Amate”. È una parola che è sempre sul Suo labbro. È questa che soprattutto gli uomini devono imparare. Purtroppo, noi lo sappiamo, si parla di pace e si fa la guerra, si parla di solidarietà e si divide e si critica e si odia. Ma un cristiano vero sa che la felicità sta nel fare la Volontà di Dio. È Volontà di Dio che noi ci amiamo, che ci amiamo con tutto il cuore, che ci amiamo con sincerità e con concretezza. Il Signore non solo ha fatto un comando, ha posto nella parola amerai anche un segreto: il segreto della vera felicità. La vita passa e svanisce come un soffio, gli anni tramontano rapidamente. Che cosa possiamo realizzare noi se non quest’amore vero, amore vero della famiglia, amore vero degli impegni nella famiglia, amore vero con tutti quelli che ci circondano. L’amore vero, e l’amore lo comprendiamo bene quando vediamo l’esempio di Gesù. Lo ha detto Lui stesso al termine della Sua vita: ”Amatevi come io vi ho amati”. Non un qualunque amore allora, non una qualsiasi carità, non va bene un qualsiasi tipo di donazione: ci vuole l’amore modellato su quello di Cristo. Dirà l’apostolo San Paolo che la Carità è al di sopra di ogni virtù: “Se io dessi tutto, se io ancora mi immolassi ma non ho la carità, niente giova” cioè non sono le cose che valgono, non sono i facili applausi che contano. Quello che conta è il vero amore del cuore perché è questo che ci ha insegnato il Signore. “Amatevi come Io vi ho amato” nell’umiltà delle nostre giornate, nel susseguirsi dei nostri impegni, ci risuoni sempre questa parola: amare gli altri come ci ha amato Gesù, con la stessa forza, con la stessa limpidità, con lo stesso coraggio. Superare anche i difetti degli altri, superare le antipatie, superare le facili divisioni, vincere amando e amando come ha amato Lui, che sulla croce non ha avuto parole di astio, nemmeno di lamento, ha detto: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. La Chiesa è un corpo che ha la sua vita, la sua forza dallo Spirito Santo. I beati del paradiso, le anime del purgatorio, noi che siamo sulla terra siamo uniti in un unico vincolo, non siamo lontani ma siamo vicini, perché siamo nell’amore grande e trionfante di Cristo.

CODICE 81CDQ013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 14/03/1981
OCCASIONE Omelia, Sabato I Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Amare come Gesù
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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    Umberto Roversi

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