01/03/1980 - Omelia Sabato I Quar

Sant’Ilario d’Enza, 01-03-1980
Omelia, Sabato I settimana Tempo di Quaresima

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Dt 26,16-19; Mt 5,43-48

La Parola del Signore è una parola che risuona sconcertante per le nostre anime quando dice: “Siate voi perfetti come è perfetto il Padre vostro”. Siamo invitati ad attuare una perfezione, è una perfezione non da grandi santi, ma a prendere come nostro esempio la perfezione di Dio. “Siate perfetti come il Padre vostro”. Capiamo bene, il Signore parla di perfezione. Noi poveri uomini siamo chiamati, siamo comandati di tendere alla perfezione. Noi! Pensiamoci bene. Quando tanta parte dei cristiani non che tendere alla perfezione, si compiacciono, si gloriano della mediocrità. Cosa vuol dire mediocrità se non stare in mezzo? Non vogliono compromettersi col male, ma non vogliono neppure compromettersi con il bene; non vogliono scendere a degli errori marchiani e disonoranti, ma non vogliono neanche essere tacciati di bigotti. Stare in mezzo, come si sta bene in mezzo, dicono! La nostra posizione è il giusto mezzo, non esageriamo! Non bisogna mai esagerare! E così trascinano una vita che è detestata dal Signore: “Perché non sei né caldo né freddo, sto per vomitarti dalla mia bocca”, sta scritto nell’Apocalisse. Abbiamo la malattia della mediocrità, il flagello della mediocrità: i cristiani che non vogliono andare oltre a un certo moralismo generico e che tacciano di esagerati quelli che si impegnano sul serio. Non vediamo? Non lo vediamo tutti i giorni? Non ascoltiamo con le nostre orecchie che tante volte i mediocri genitori vogliono dei figli mediocri come loro, vogliono dei figli non esagerati? Che tu vada in chiesa, dicono, sta bene, sta bene! Ma che poi tu ti impegni troppo… Guarda! Fa' come me!

“Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro!” Oh che stonatura, oh che deformazione del cristianesimo! Noi non siamo chiamati ad essere così! Il Signore non ha steso le mani in croce per fare dei figli mediocri, il Signore ha compiuto l’eccesso della croce e ha detto “Venite dietro di me”. Il cristiano deve pulsare di una pulsazione forte e grande, il cristiano ha ricevuto lo Spirito Santo “Ricevete lo Spirito Santo” Oh sì,lo Spirito Santo che è fuoco, lo Spirito Santo che è amore, lo Spirito Santo che travolge tutte le cose umane e i pensieri umani, lo Spirito Santo! Essere cristiani sul serio allora è un dovere; essere mediocri come cristiani è rigettato da Dio. Noi dobbiamo sentire queste parole del Signore, sono parole sante “Beati coloro che custodiscono la parola di Dio e portano frutti in perseveranza”. Mai troppo per Iddio, mai troppo! Mai troppo per Iddio nella preghiera, mai troppo per Iddio nella fatica, mai troppo per Iddio nei dolori che Lui ci domanda, mai troppo, mai! E su questo dobbiamo fare ognuno di noi una seria riflessione, perché ognuno di noi è portato verso la mediocrità e ognuno di noi deve spronarsi per essere generoso, della generosità di ogni giorno e di ogni ora.

CODICE 80C0Q01340N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 01-03-1980
OCCASIONE Omelia, Sabato I settimana Tempo di Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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