15/12/1984 - Omelia Sabato II Avv Novena Natale 1

Sant'Ilario d'Enza, 15/12/1984
Omelia, Sabato II settimana Tempo di Avvento, Novena di Natale − I giorno

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Sir 48, 1-4. 9-11; Mt 17, 10-13

Prepararsi al Natale è evidentemente prepararsi ad una nascita vera, concreta, misteriosa, ma fortissima; la grazia che ci dà il Signore nel Natale è proprio il ripetere la grazia della sua nascita, è ripetere questa misteriosa venuta nel cuore di tutti gli uomini.

Dobbiamo prepararci a riceverlo, perché vuole una dimora degna, vuole una dimora santa, vuole una dimora in cui Lui si possa trovare. Purtroppo sono tanto pochi quelli che sanno preparare il cuore ad essere degna sua dimora!

Lui lo ha detto: “Se uno mi ama, il Padre ed io verremo da lui e faremo dimora presso di lui” (Gv 14, 25). Sì, Lui vuol venire da noi, vuole darci la sua dolcissima presenza, vuole che il nostro cuore senta la sua parola, vuole che il nostro cuore diventi sempre più docile alle sue indicazioni, vuole proprio che ognuno di noi si realizzi come figlio di Dio e tempio dello Spirito Santo.

Guardiamo allora che non debba ripetere per noi quelle parole che ha detto con tristezza: “Gli uccelli dell’aria hanno un nido e le bestie del campo hanno una tana, ma il figlio dell’uomo non sa dove posare il capo” (Mt 8, 20).

Ecco, vuol posarlo in te, vuol posarlo nel tuo cuore, vuole che tutta la tua vita spirituale sia una tensione vera e autentica, vuole cioè l’umiltà, vuole che tu ponga in Lui ogni fiducia, che tu ponga in Lui ogni speranza. Vuole che tu senta la tua condizione umana e che il tuo cuore non sia ispido, dell’ispidità dell’orgoglio, della vanità, dell’ambizione, dell’autosufficienza ostentata e in fondo ribellione, vuole un cuore adatto; vuole insomma che il tuo cuore si sia messo nella sua giusta posizione e veda le cose nella luce della sua parola. Ti vuole umile! Non ti vuole pieno di te stesso, non ti vuole così impertinente, non ti vuole così preoccupato, quasi che tutto dipendesse da te, ti vuole sincero, ti vuole abbandonato, vuole che l’umiltà sia veramente il trionfo dell’umiltà in te e il trionfo dell’amore. Poniti allora con molto coraggio a pulire l’anima tua. Accoglierai Gesù nella misura in cui hai saputo sgombrare il cuore perché − lo sappiamo! − quanto il nostro cuore alle volte si assomiglia a una siepe intricata, a una siepe che punge e non permette al Signore di passare. Ecco, tu devi diventare così, a sua somiglianza, per cui Lui ha detto: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore” (Mt 11, 29).

Per andare a Betlemme c’è un’unica strada: la strada dell’umiltà. Per capire Betlemme c’è un solo modo, quello indicato dal Signore quando ha detto: “Ti ringrazio Padre perché hai svelato queste cose ai piccoli e le hai nascoste ai superbi, ai sapienti” (Lc 10,21). Ecco, ci impegniamo per crescere nell’umiltà, per volere a tutti i costi la vera necessaria umiltà.

CODICE 84NEN01311N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 15/12/1984
OCCASIONE Omelia, Sabato II settimana Tempo di Avvento, Novena di Natale − I giorno
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Natale: grazia della venuta del Signore in noi; preparare il cuore
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