02/05/1987 - Omelia Sabato II Pasqua Matrimonio

Il nostro augurio è questo, l’augurio che ponendo il sacramento del matrimonio voi realizziate una famiglia solida e forte, una famiglia nella quale si realizza quella che è la vera aspirazione dell’uomo, l’amore e la felicità, perché nell’amore vero, autentico, c’è la felicità, perché nell’obbedienza alla legge del Signore c’è tanta gioia e tanta forza.

La vita ha un senso se posta in Dio e solo in Dio può avere una risposta, solo in Dio.

Chi costruisce una famiglia non in Dio è simile, Gesù ha detto, a chi costruisce sulla sabbia: la prima burrasca ed è il fallimento.

Noi vi auguriamo ogni bene, perché vi auguriamo il Signore, perché vi auguriamo la legge di Dio, perché vi auguriamo la protezione di Dio, perché vi auguriamo l’amore di Dio. Noi vi auguriamo perciò una famiglia costruita così nel suo nome, nella sua misericordia, nella sua sapienza.

Siate contenti ponendovi in Dio, amando Dio, seguendo Dio. Il vangelo va creduto e il vangelo va tradotto: questo è il programma che la Chiesa vi presenta, il vangelo, il vangelo vero, le parole del Signore, la sua misericordia e la sua forza.