Quaresimale – Sabato II Quaresima
Mic 7,14-15. 18-20; Lc 15,1-3. 11-32
La grande festa dell’umanità oggi, perché il Verbo si è fatto carne e ha preso dimora presso di noi. Grande festa di esultanza, di gioia, perché l’uomo sa che ha il Salvatore, sa che c’è una speranza, perché l’uomo sa che ora il male verrà sconfitto, perché è venuto con noi Dio stesso.
Una festa che ci riempie di letizia e ci riempie di venerazione, perché il Signore ha scelto per questo prodigio la Vergine Maria e anche Lei è per noi, il Signore l’ha resa tramite, il Signore l’ha resa passaggio di misericordia. Quindi la festa sentiamola fino in fondo, sentiamola viva e prepariamoci a unirci al Papa, che domani riconsacrerà l’umanità al Cuore Immacolato della Madre, di Colei che, avendo accettato di darci Cristo, è sempre Lei la base e il motivo della nostra speranza. E in questa pienezza abbiamo un motivo di più per ringraziare il Signore, per esaltare il suo amore, per magnificare la sua Provvidenza, il motivo è il Battesimo, il Battesimo di Francesco che viene così, come un fiore, offerto al Signore e consacrato a Lui, perché il Battesimo è consacrazione meravigliosa.
Noi a tante cose siamo abituati, purtroppo abbiamo questo potere, ma il Battesimo è una cosa mirabile, perché è la vita stessa di Dio che si riversa in un’anima, che la trasforma, che la rende così amica degli angeli, che la rende così una stupenda realtà. Vogliamo quindi accrescere la nostra gioia, ringraziando il Signore per tutta la sua mirabile bontà.
La vita tante volte è tribolazione ed ansia, ma chi confida nel Signore è sicuro, tutto è per gli eletti e tutto confluisce in bene. Ecco,noi ringraziamo il Signore, lo ringraziamo per mezzo della Vergine Maria, Lei è buona e ringrazia per noi. Ringraziamo il buon Dio e domandiamogli una grazia speciale, una grazia che accompagni questo bimbo su, su per la vita, perché sia veramente prezioso nel bene, perché sia la consolazione dei suoi genitori, di quelli che sono stati trepidi e veramente in invocazione per lui. Domandiamo che Francesco cresca così serenamente e generosamente nella sua vita cristiana, ami il buon Dio e corrisponda al suo progetto di amore.
Ha un progetto il Signore, infinito nella sapienza, non fa le cose a caso, ha un progetto. Che possa il suo progetto verificarsi nella maniera più bella e più completa, possa verificarsi così quella pienezza che noi auspichiamo nell’ordine del mistero di oggi, il mistero di una bontà senza confini, di una elevazione addirittura mirabile. Sia così in tutto il nostro grazie, sia un grazie che insista sempre verso il Signore per nuove grazie e nuovi doni.
CODICE | 84CPQ01341N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 24/03/1984 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato II Settimana Tempo Quaresima, Vigilia dell’Annunciazione - Battesimo |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La gioia della festa dell’Incarnazione |
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