18/12/1982 - Omelia Sabato III Avv Novena Natale 4

Sant'Ilario d'Enza, 18/12/1982
Omelia, Sabato Feria di Avvento III settimana - Prefestiva Anno C - Novena di Natale - IV giorno - Battesimo

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Mic 5,1-4; Eb 10, 5-10; Lc 1, 39-48

“In quei giorni Maria si mise in viaggio” (Lc 1, 39). Erano i giorni che seguivano l’Annunciazione. Per nulla sconvolta, per nulla preoccupata, Maria, che ha ricevuto il saluto meraviglioso dell’Angelo, l’annuncio della sua maternità divina, si pone in viaggio, un lungo viaggio: più di cento chilometri a piedi. Va, perché sa che è la sua missione portare Gesù, portare la grazia di Gesù, portare la comunicazione dello Spirito Santo. Ed Elisabetta ed il bimbo furono pieni di Spirito Santo.

Vorrei che meditassimo su questo grande esempio, l’esempio di un animo magnanimo, di un animo ricco della grazia, della meravigliosa presenza di Dio. È sempre così: quando un’anima non conta le cose della terra come sostegno, ma conta su Dio, sulla sua paterna e meravigliosa provvidenza, quando un’anima sa che tutto non si risolve nelle cose di questa terra, ma c’è un’invisibile forza che entra e che domina, l’anima resta nella pace del Signore. Lo Spirito Santo, lo sappiamo bene, viene nel cuore di tutti i battezzati. Anche stasera si verificherà il prodigio dello Spirito Santo e il piccolo bimbo diventerà la casa di Dio, diventerà il tempio dove Dio regna e vive. E’ allora una meditazione forte, una meditazione viva che abbiamo davanti e che la nostra fede eloquentemente ci suggerisce, una meditazione perché ognuno di noi resti più confidato e abbandonato a Dio e si lasci guidare non dalla saggezza umana, ma da una saggezza divina, dalla grazia e dalla comunicazione dello Spirito.

E l’augurio, che noi facciamo, e la preghiera, in cui traduciamo l’augurio, è che questo bambino sappia veramente essere sempre tempio dello Spirito e sia guidato da Lui, sorretto da Lui, impreziosito da Lui, letificato da Lui. Che possa nella fortezza, che si richiede per un cristiano, percorrere le vie del bene, perché un cristiano, che vive in questo mondo, ha particolarmente bisogno di una fortezza che viene dall’alto: troppe sono le forze che contrastano, troppe sono le debolezze della nostra natura umana. Noi auguriamo a questo bambino che possa così, passo per passo, essere sempre più gradito al Signore e, quando la sua mente si aprirà, possa godere della grazia della parola di Dio, dell’influenza dello Spirito Santo, del sempre grande conforto che lo Spirito dà alle anime che lo amano e lo temono.

CODICE 82NHN01312A
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 18/12/1982
OCCASIONE Omelia, Sabato Feria di Avvento III settimana - Prefestiva Anno C - Novena di Natale - IV giorno - Battesimo
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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