Gb 7, 1-4. 6-7; 1Cor 9,16-19. 22-23; Mc 1, 29-39
“Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie”. Ecco che domandiamo al Signore Gesù di venire in mezzo a noi, perché molti siamo ammalati, molti abbiamo bisogno della sua misericordia.
La nostra febbre ci tormenta come la suocera di Pietro, è una febbre grave, che percorre come un’epidemia tutta la nostra società. La nostra febbre è la nostra avarizia, la nostra febbre è il nostro egoismo, la nostra febbre è la lussuria, è l’invidia, è la cattiveria, è il credere nel nostro orgoglio di essere autonomi. Siamo molti ad essere ammalati, solo pochi prendono atto della loro malattia e vogliono guarire.
Ecco che stasera noi iniziamo i Primi Cinque Sabati del mese, secondo il messaggio datoci a Fatima. Noi allora vogliamo renderci non solo responsabili in ordine ai nostri mali, noi li vogliamo riparare, cioè non solo noi vogliamo guarire, vogliamo porre un basta ai nostri disordini, vogliamo aiutare anche gli altri a guarire. In particolare, secondo lo spirito di questi cinque sabati, noi dobbiamo riparare le offese, le bestemmie al Cuore Immacolato di Maria, perché il Signore ci ha indicato in lei la nostra Mediatrice. E’ lei che ci deve portare a Gesù e Gesù è la salvezza. E’ lei che ci deve sorreggere passo per passo e con la sua pazienza mirabile di Madre, di rifugio dei peccatori, deve stare vicino a noi, che con tanta facilità ricadiamo nelle stesse colpe e stoltamente ci diamo agli stessi capricci. La pesantezza della nostra pigrizia c’impedisce un passo in avanti e siam sempre lì, sempre con gli stessi peccati, con gli stessi difetti.
Se vogliamo veramente che la febbre ci lasci, noi dobbiamo andare dove Gesù ci indica: andate da Maria. Ci dice Gesù: andate da mia Madre, che è la vostra Madre, è lei che deve essere il grande mezzo della vostra vera vita spirituale.
Dobbiamo riparare le bestemmie, che soprattutto si dirigono alla Madonna ed è proprio lì l’insidia di Satana. Sa benissimo che la nostra difesa è nel cuore della Madonna ed è contro la Madonna che lui indirizza le bestemmie, le bestemmie contro la sua illibatezza, le bestemmie contro la sua maternità, le bestemmie di profanazione ai fanciulli.
Ecco, questa sera noi, iniziando questi Cinque Sabati, ci dobbiamo porre in una grande disposizione, una disposizione fondamentale: lasciarci condurre dalla grazia dello Spirito Santo. È lo Spirito Santo che è anima della Chiesa, è anima della nostra anima e, per essere docili allo Spirito Santo, ecco che ci dobbiamo trovare nel Cuore di Maria. È nel Cuore di Maria dove lo Spirito Santo compie i suoi più grandi miracoli.
Sia allora il nostro impegno un impegno ben deciso: realizzare un’illuminata, profonda, dinamica devozione alla Madonna. A lei dobbiamo offrire noi stessi, da lei ci dobbiamo lasciare condurre. In lei troveremo l’aiuto e troveremo l’esempio, in maniera che tutti possano, in fondo, ripetere le parole che diceva Simone a Gesù: “Tutti ti cercano”. Che tutti lo cerchiamo, perché abbiamo realizzato la vera nostra conversione nel Cuore di Maria per la creazione dello Spirito Santo.
CODICE | 76B6O01333N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 07/02/1976 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato IV settimana Tempo Ordinario, Primo Sabato del mese - Anno B |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Primi Cinque Sabati del mese, Messaggio di Fatima |
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