04/04/1981 - Omelia Sabato IV Quar

Sant’Ilario d’Enza, 4/04/1981
Omelia, Sabato IV settimana Tempo Quaresima

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Ger 11,18-20; Gv 7,40-53

Riconoscere Gesù come Figlio di Dio, come il Messia, come l’Inviato per la salvezza è una cognizione che introduce nel regno e dà il passaggio alla vita eterna: ecco perché è frutto dello Spirito Santo. Abbiamo ascoltato la pazza cecità dei farisei che si appigliano a dei pretesti ridicoli per non riconoscere il Signore, che vogliono rifiutare, perché va contro la loro mentalità, contro una concezione che vogliono addirittura scambiare come la Parola di Dio.

Il problema nostro è grave sempre, è grave perché troppe volte cerchiamo anche noi dei pretesti per sfuggire alla logica della fede e alla logica del mondo; cerchiamo dei pretesti, cerchiamo delle cose che giustifichino le nostre vane tendenze, i nostri capricci, le nostre passioni, le nostre voglie stolide, sbagliate. Noi dobbiamo confrontarci con il Signore e vedere quanto Lo accogliamo.

Questa sera incomincia il tempo della Passione: che cosa dobbiamo desiderare se non di capire la Passione, di entrare nel linguaggio della Passione, perché il Cristo vero si riconosce proprio, soprattutto nella Passione? È lì dove vediamo il Suo amore per tutti gli uomini, dove tocchiamo fino in fondo il Suo dono. Ed è quindi in questo tempo, un tempo propizio per smantellare tutti i nostri pregiudizi, per togliere via tutte le forme dei nostri pretesti: i pretesti per non servirlo, i pretesti per servirlo come pare a noi non come vuole il Padre celeste. I pretesti per dare alla nostra religiosità quel tono che preferiamo, che riteniamo più confacente, solo perché è più comodo e ci esonera dalle scelte forti e vigorose.

Ecco perché stasera invochiamo il Cuore Immacolato di Maria. Nel Cuore Immacolato di Maria Gesù si è compiaciuto, ha trovato proprio la piena accoglienza, ha trovato la gioia, ha trovato la Sua vera compiacenza, nel Cuore di Maria. E anche noi dobbiamo farci aiutare dalla Madonna a capire Gesù, a capire il mistero di Gesù, a vivere il mistero di Gesù. Dobbiamo farci aiutare dalla Madonna a penetrare in quei misteri di dolore e di amore in cui Lei ha avuto tanta parte. Che ci conduca, che ci guidi, che interceda per noi perché possiamo, questi quindici giorni di Passione, viverli proprio fino in fondo, viverli per la nostra vera conversione, per un aumento del nostro dinamismo spirituale. Amare Cristo come deve essere amato, stare vicino a Lui in ogni momento, realizzare nel Suo cuore tutte le nostre aspirazioni. Poniamoci dunque nell’invocazione a Maria, Maria madre di Gesù, Vergine dei sette dolori. La Madonna che ancora in Paradiso domanda, come ha domandato a Fatima, preghiera e penitenza per la nostra conversione e per la conversione del mondo.

CODICE 81D3Q01343N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 4/04/1981
OCCASIONE Omelia, Sabato IV settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il linguaggio della Passione di Cristo
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