22/03/1980 - Omelia Sabato IV Quar

Sant’Ilario d’Enza, 22/03/1980
Omelia, sabato IV settimana Tempo di Quaresima

Ascolta l'audio

Ger 11,18-20; Gv 7,40-53

“Il Cristo viene forse dalla Galilea?”. Erano increduli e cercavano una ragione, meglio, un pretesto per non credere. Quando l’egoismo e l’orgoglio prendono il cuore dell’uomo, non c’è più rettitudine, non c’è più ricerca serena della verità, non c’è più. Perciò, anche di fronte all’evidenza si nega, e più l’evidenza è grande più si continua a negare. Che il Signore tolga dal nostro cuore ogni resto di incredulità, per non farci un cristianesimo secondo la nostra misura, per non deformare la parola di Dio e mettere un filtro che lasci passare, delle parole del Signore, solo ciò che accontenta noi stessi. È importante questa ricerca spassionata e forte della verità, perché esiste un solo cristianesimo, ma i cristiani sono tanto divisi, ma i cristiani, che pur hanno nelle mani il vangelo, hanno ognuno una sua spiegazione. Il vangelo come è? La parola di Dio come Lui l’ha pronunciata, la parola di Dio che allora, ricevuta nella sua autenticità, opera il suo miracolo, il suo prodigio. È proprio questa purificazione che insistentemente la liturgia ci sollecita ad attuare, quella purificazione della mente, quella purificazione del cuore, il mettere in noi una grande rettitudine: Signore, io voglio quello che Tu vuoi, Signore, io non voglio altro che quello che tu vuoi. “Signore”, diceva il salmo responsoriale, “Signore mio Dio, in Te mi rifugio, salvami e liberami da chi mi perseguita”. Cos’è che ci perseguita? Cos’è che insiste perché noi facciamo un cristianesimo comodo, un cristianesimo nostro, un cristianesimo deformato? Sono proprio le nostre passioni sobillate dal Maligno. Ecco che allora ci viene spontaneo il rifugiarci nella grazia dello Spirito Santo che nel nostro cuore compie i prodigi dell’amore, perché lo Spirito Santo è l’amore di Dio diffuso in noi ed è l’amore che ci salva, non l’amore umano, non l’amore così contaminato come abbiamo noi: l’altissimo amore di Dio. “Dio è amore e chi rimane nell’amore rimane in Dio”, è sempre questo insegnamento sul quale noi dobbiamo insistere nella nostra riflessione. È proprio questo, e allora capiremo come la nostra difesa è nello Spirito Santo che, dice il salmo, salva i retti di cuore. Per questo la nostra lode sarà pura, la nostra volontà diventerà santa.

CODICE 80CNQ01343N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 22/03/1980
OCCASIONE Omelia, sabato IV settimana Tempo di Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS