Es 24, 3-8; Eb 9, 11-15; Mc 14, 12-16. 22-26
Dicevamo il primo giorno: Gesù è restato per la nostra gioia. Dicevano ieri: Gesù è restato per essere la nostra vita e la nostra forza. Ora meditiamo su un altro aspetto: Gesù è restato per la nostra fraternità.
Il Signore è venuto ad unire ciò che il peccato aveva disgregato. Il demonio divide sempre, perché il demonio è un bugiardo e ha piacere del nostro male. Gesù è venuto per unirci, perché la nostra comunione di vita sia completa. E’ venuto ed è restato per questo. È restato ed è l’Eucarestia che forma la Chiesa, cioè l’assemblea dei fratelli. E’ Gesù che alimenta la Chiesa, è Gesù che ci parla d’amore, che ci unisce insieme.
Ricevere il suo Corpo e tenere divisione, odio con i fratelli è un sacrilegio. Noi questa sera vogliamo capire che proprio perché siamo con lui, proprio perché ci cibiamo di lui, noi dobbiamo essere magnificamente uniti, magnificamente fervidi nella carità. L’Eucarestia ci rende completamente cristiani. L’Eucarestia fa di noi il miracolo di fronte a tutta la legge del mondo, la legge della forma più insultante d’egoismo. Dobbiamo riaffermare allora la carità fraterna, frutto prezioso, frutto grande. Dobbiamo, con tanto desiderio, unirci a lui che ci ha fatto membra del Suo Corpo. Oltre che fratelli, siamo le membra di uno stesso organismo. Come ci dobbiamo voler bene! Come ci dobbiamo aiutare! Come ci dobbiamo comprendere! Come ci dobbiamo scusare e perdonare!
E’ questo che vuol ricordare stasera la Confraternita del Santissimo Sacramento: la fraternità, una fraternità che unisce insieme e va alla sorgente, e non si ferma alle parole, e non si smarrisce di fronte alle cattive interpretazioni. La Confraternita è una cosa fruttuosa, un’associazione di spirito e d’azione, un’associazione di carità che vuol trionfare su tutti gli egoismi. Bene allora! La Confraternita prenda nuovo vigore per realizzare il regno di Dio. Prenda nuovo vigore nell’assidua meditazione del Santissimo Sacramento, nella partecipazione chiara e cosciente alla Messa, nella Comunione fervida e frequente.
E’ questo che invochiamo, è questo che auguriamo.
CODICE | 85F7O01338N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 08/06/1985 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato IX settimana Tempo Ordinario, Vigilia Corpus Domini - Anno B - Triduo Quarant’Ore, Messa Confraternita SS. Sacramento |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Eucaristia e fraternità |
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