2 Sam 7,4-4. 12-14.16; Rm 4,13. 16-18. 22; Mt1, 16. 18-21. 24
Invochiamo ed onoriamo san Giuseppe, grandissimo santo.
Tre titoli vengono dati dal vangelo a san Giuseppe. Viene chiamato «uomo giusto»; viene chiamato «figlio di Davide»; e, ancora: «sposo di Maria».
La sua missione è stata la missione di amare Maria, di amarla come sua sposa; amare la creatura più grande e più delicata. E Giuseppe, lavorato dallo Spirito Santo, era in grado evidentemente di adempiere la sua missione: missione di amare, missione di servire, missione di custodire.
«Uomo giusto», cioè nella pienezza delle virtù; «figlio di Davide», cioè nella linea messianica, per custodire il figlio di Dio fatto uomo; «sposo di Maria», perchè nessuno poteva sostituirsi a lui, nessuno era capace di corrispondere all’amore della Madonna. Lui ha saputo corrispondere; Lui ha saputo presentare il sacrificio di una vita posta nell’umiltà, nel servizio, nella fedeltà.
Giuseppe e Maria sono modello a tutti gli sposi. Nessuno ha mai amato come loro: nessuno sposo ha amato come Giuseppe ha amato la Madonna; nessuna sposa ha amato tanto suo marito come la Madonna. E vengono posti così, nella Chiesa, come modello, un magnifico modello a cui tutte le famiglie devono guardare.
Le famiglie non devono semplicemente posarsi su valori umani che sono sempre fragili e sono sempre labili. Ogni famiglia deve appoggiarsi sulla parola di Dio, sul comando di Dio; ogni famiglia deve avere in pienezza il valore della missione data da Dio.
Una missione grande ha la famiglia e noi dobbiamo pregare per tutte le famiglie, perché le famiglie che trovano tante difficoltà possono risolvere i loro problemi unendosi insieme nella legge del Signore. È la legge di Dio che guida; non è il capriccio, meno ancora l’istinto; non è il ragionamento. La vittoria è della fede.
Invochiamo san Giuseppe perchè sia veramente per le nostre famiglie un presidio, un prezioso aiuto di bene; perché in tutte le famiglie si osservi la legge del Signore nella sua pienezza; perchè nelle famiglie ci si richiami a Lui, al Signore, come la roccia su cui costruire, ci si riferisca a Lui. Non l’opinione, non il sentimento, non la sensibilità, ma la sua indicazione sia sempre, in tutto, la sicurezza, sia la forza, sia la consolazione, sia l’aiuto.
CODICE | 88CIO01343N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 19/03/1988 |
OCCASIONE | Omelia, Solennità San Giuseppe |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | San Giuseppe |
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