18/04/1987 - Omelia Sabato Santo Funerale

Sant’Ilario d’Enza, 18/04/1987
Omelia, Sabato Santo – Funerale

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La fede è la più grande realtà, che dà spiegazione della vita presente e dà indicazioni della vita eterna.

Cristo Signore, morendo sul Calvario, ha dato una speranza ad ognuno di noi: chi muore nel suo bacio, chi muore nella sua benedizione ha la sicurezza di una vita che non termina, di una vita nella sua pienezza, nella sua grande, inimmaginabile felicità.

Ecco, in questo giorno che la Chiesa consacra alla meditazione del sepolcro chiuso, il sepolcro di Cristo, si accende nei nostri cuori la sicurezza del suo amore, la sicurezza che ha dato un valore alle nostre azioni.

La vita passa, la vita fugge, ma le opere buone che si sono fatte restano, restano per sempre. Chi si affanna solo umanamente e solo umanamente agisce perde il frutto del suo agire nel tempo, ma chi nel nome di Cristo compie i frutti di bene li raccoglie meravigliosamente.

Noi vogliamo dire ai famigliari questa parola di conforto, noi diciamo ai famigliari che guardino in alto, che guardino allo splendore della grazia trasformata in gloria e guardino a quella che sarà la nostra patria se seguiremo la nostra fede, se seguiremo la nostra certezza. Noi diciamo ai famigliari che preghino, che rinnovino la preghiera, che si sentano in comunione con Anna perché è possibile questa comunione spirituale, perché è possibile maturare di questa maturazione totale e bella. Auguriamo che l’esempio di fede e di confidenza sia veramente un rinnovato conforto di ogni giornata. Chi soffre e depone la sua sofferenza in Cristo non ha timori, non ha incertezze, non ha angosce insuperabili.

Rinnoviamo la preghiera a Gesù redentore, a Gesù amico, a Gesù Signore della vita e della morte e davanti al suo sepolcro sappiamo che avverrà il miracolo: come Cristo è morto e risorto, chiunque crede in Cristo risorgerà e risorgerà santo e trasformato proprio come Cristo.

Guardiamo allora con generosità, guardiamo alle opere nostre per renderle degne del Signore e degne della sua meravigliosa promessa. Gli amori della terra se degni e santi sono gli amori del cielo e l’amore che diciamo posto in Cristo è l’amore che trasforma, è l’amore che ci eternizza.

CODICE 87DHO01350F
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 18/04/1987
OCCASIONE Omelia, Sabato Santo – Funerale
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
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