At 18,23-28; Gv 16,23-28.
Con l’invocazione : “Salute degli infermi”, si inizia la strofa delle litanie, che possiamo intitolare «le lodi della bontà». Dopo le lodi della maternità, della verginità, della santità, ecco il cuore della Madre.
Maria Santissima è chiamata “la salvezza”, sotto un duplice significato, perché nell’uomo ci sono due cose da salvare: salvare l’anima, e tanti sono malati nell’anima, e salvare il corpo.
La salvezza del corpo è indubbiamente preziosa, però, lo sappiamo bene, è passeggera: arriva per tutti il giorno del tramonto, perché non siamo fatti per questa terra, siamo fatti per il Cielo. E in questa vigilia dell’Ascensione del Signore, lo ricordiamo con ancora più forza: noi siamo fatti non per il tempo, siamo fatti per l’eternità. E l’eternità ci aspetta e, secondo quello che abbiamo fatto, ci dice il Signore, secondo quello che si è fatto, si avrà. Per chi ha praticato il bene, ha voluto il bene, ha amato il bene, ci sarà un’eternità di gioia, di gloria, di pienezza; mentre per chi ha amato e operato il male e non ha voluto recedere dalla sua strada di male, l’eternità diventa un’eterna perdizione.
Che la Madonna sia la “salvezza degli infermi” è un cantico che si alza da tutti i punti della terra; tutta la geografia ci parla dei santuari della Madonna, posti in ogni regione, in ogni latitudine: sono i suoi santuari, i santuari delle grazie e i santuari dell’amore. E ogni nostra chiesa ha un altare della Madonna e proprio a quell’altare, lì sono più numerosi gli “ex voto”, le testimonianze di grazie, le testimonianze di benefici. Non abbiamo bisogno di ricordare Lourdes, Fatima, Loreto, Pompei, i nostri grandi santuari nazionali; da noi, qui vicino, lo sappiamo, la Beata Vergine dell’Olmo, la Beata Vergine di Fontanellato, la Beata Vergine della Pietra di Bismantova, la Beata Vergine della Ghiara. È tutto un coro, è tutto un coro di chi grida; è la Mamma che ascolta i figli, è la Mamma che vede la fede dei figli, è la Mamma che interviene con la sua potenza.
È un grande dono quello che ci ha fatto il Signore dandoci la Madonna: sia un motivo di molta fede, di molta elevazione che ci unisce a Lei, per metterci tra i suoi figli devoti e perseverare sempre nel bene.
CODICE | 83EDM013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 14/05/1983 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato VI settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste – II giorno, Catechesi mese di Maggio |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Litanie Madonna: Salute degli infermi |
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