24/05/1986 - Omelia Sabato VII Ord Battesimo

Sant’Ilario d’Enza, 24/05/1986
Omelia, Sabato VII Tempo Ordinario, memoria Maria Ausiliatrice, Battesimo

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Gv 2,1-11.

La festa della Beata Vergine Maria, aiuto dei cristiani, è una festa di gioia e di fiducia. Gesù stesso ce ne ha indicato il motivo quando si è degnato di chiamarla nostra Madre, quando della sua Madre ha fatto la nostro Madre. Nella sofferenza della croce ha pensato di darci l’aiuto e la forza. Perché come Eva ci ha condotto alla disgrazia, Maria ci conduce alla salvezza. Maria è la donna forte di cui parla la Scrittura. È la donna che mirabilmente in comunione con Dio ci ha assicurato la vittoria. Vinciamo se stiamo con Gesù. Vinciamo se per rimanere con Gesù ci facciamo aiutare dalla Madonna. Mirabile Madre, mirabile sapienza, mirabile cuore. La Madonna ci vuol bene perché siamo suoi figlioli. La Madonna ci vuol bene e non lascia cadere nemmeno una preghiera o un ricorso a lei.

Il vangelo ci ricorda l’episodio di Cana. Maria interviene anche se non c’era una tragedia; una cosa semplice e ordinaria, ma lei ha voluto intervenire. E Gesù per lei ha anticipato l’ora dei miracoli. Dobbiamo sentirci molto animati perché le prove della vita sono tante e lo sgomento ci chiude il cuore e ci lascia smarriti. Abbiamo bisogno del suo sorriso, della sua bontà, abbiamo bisogno della sua potenza di intercessione, abbiamo bisogno per noi, abbiamo bisogno per gli altri. È in questo ordine di cose che vogliamo fare festa oggi, che vogliamo avere una vera devozione a lei, che vogliamo veramente rimanerle vicino con tutto il nostro cuore. È per questo che sentiamo come la Madonna è mirabilmente premurosa di darci gli aiuti soprannaturali.

Celebriamo un battesimo, celebriamo una bontà di Dio. Celebriamo il fatto che mentre diventiamo figli di Dio diventiamo anche figli della Beata Vergine. È per questo che invochiamo la benedizione di Dio su questo bambino, invochiamo che sia sempre così unito nella sua crescita alla Beata Vergine unito per dare la gloria al Signore, perché cresca forte e buono come la Madonna lo desidera. Per questo facciamo la festa di coloro che vogliono sempre di più avanzare in questa vera devozione perché la vera devozione non è sentimentalismo. La vera devozione è entrare nel piano di Dio, è accettare la linea che il Signore vuole da noi: unita a Gesù la Madonna è proprio colei che ci porta la benedizione, che ci porta la sua fervorosa e chiarissima virtù.

Alla Madonna domandiamo dunque una pioggia di grazia. Una pioggia che veramente sia in quell’ordine vocazionale che il Signore ha predisposto per noi. Ognuno ha la sua vocazione, ognuno la sua risposta di un sì generoso e pieno.

CODICE 86EPO01336A
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 24/05/1986
OCCASIONE Omelia, Sabato VII Tempo Ordinario, memoria Maria Ausiliatrice, Battesimo
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Vera devozione a Maria
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