Es 19,3-8. 16-20; Gv 7, 37-39.
“Chi ha sete venga a me”. Vorrei che chiedessimo intensamente alla Madonna di farci capire queste parole di Gesù, perché Lei, la Madonna, è stata quella che ha attinto di più. Quanta grazia, quanta luce, quanta ricchezza nel cuore della Madonna! Noi sappiamo che è stata così grande che il Signore ha potuto affidare a Lei, come a madre, un suo apostolo, l’apostolo prediletto. E capiamo perché l’invochiamo come “Regina degli apostoli”. Giovanni ha scritto cose sublimi, ha intuito le rivelazioni dell’Alto, ha tradotto in modo mirabile le parole di Gesù. Se abbiamo tanta luce, la dobbiamo a Giovanni e Giovanni ha attinto dal cuore di Maria.
Vorrei perciò che noi capissimo che le parole del Signore contengono delle profondità meravigliose, che solo perché noi siamo superficiali, forse molte volte ottusi, non arriviamo al di là del suono.
Noi chiediamo di intuire le parole di Dio e di tradurle potentemente nella vita, come le tradussero gli apostoli. Capire le parole di Dio è essere guidati da Dio.
Lo Spirito è posto in noi a consacrarci, è posto in noi per trasformarci in suoi tabernacoli, per avere, in una dipendenza di amore, la guida meravigliosa e continua.
E mi pare che sia questa la grazia che noi chiediamo stasera. Questa creatura, che viene ad essere occupata dallo Spirito, questa creatura che sta per essere trasformata dalla potenza infinita d’amore, questa creatura possa vivere sempre così: guidata, sorretta, confortata, illuminata. Possa essere sempre così una armoniosa risonanza dello Spirito. Possa essere così a lode e gloria della Chiesa di Dio. Anche lei guardi in Maria, come a una madre e come a una regina. Come a una madre, per sentire vivi e forti i palpiti del cuore; come a una regina, per essere affascinata da Lei e costantemente guidata da Lei. Possa nella sua vita amare così Gesù, guidata da Maria; possa amare così Gesù Eucaristia e in Lui trovare l’appoggio continuo, il sostegno meraviglioso. Possa trovare in Gesù Eucaristia la voce che continuamente risuona: “Io ti ho amato: amami!”. Possa così camminare in quell’amore vero e schietto, forte e impegnato che ha accompagnato i santi di Dio. Possa vivere come Giovanni apostolo col cuore aperto e col capo posto sul cuore che più di tutti ha amato: il Cuore di nostro Signore quando istituiva l’Eucarestia.
CODICE | 83EMM013 |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 21/05/1983 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato VII settimana Tempo Pasqua, Novena di Pentecoste – IX giorno, Catechesi Mese di Maggio, Battesimo |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale, battezzanda |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Litanie Madonna: Regina degli apostoli |
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