31/05/1975 - Omelia Sabato VIII Ord Visitazione Chiusura mese Maggio

Sof 3, 14-18; Ct 2, 8. 10-14; Lc 1, 39-56

Una festa di ringraziamento, una lode alla Beata Vergine vuol riassumere quella lode che, con fede, è stata innalzata da tutti i centri di Rosario della nostra Parrocchia. Un ringraziamento e un’invocazione. L’invocazione è verso colei che il Signore ci ha dato come Madre, verso colei che il Signore ci ha dato come difesa, verso colei che è nostro rifugio, “rifugio dei peccatori”, vita, gioia, speranza nostra.

Noi l’invochiamo in una grande certezza, quella certezza che è illuminata da questo mistero della Visitazione, per cui noi onoriamo in Maria la missionaria, che parte dalla casa sua, fa una grande strada e da Elisabetta porta Gesù. Elisabetta è piena di Spirito Santo e il bambino, Giovanni Battista, è santificato.

Noi la invochiamo particolarmente per tre cose, che vogliono riassumere tutte le intenzioni che abbiamo offerto in questo mese.

La prima invocazione è perché possiamo arrivare ad una consacrazione piena e vera al Cuore di Gesù. Bene dice un santo che, quando s’invoca Maria, c’è un’eco, ma un’eco speciale, che non ripete l’ultima parte della parola, ripete Gesù. Dite: “Maria”, l’eco risponde: “Gesù”. Vorrei che ognuno di noi domandasse alla Madonna molta devozione. Vorrei che ognuno di noi chiedesse quella sapienza per cui si arriva a Gesù, in una consacrazione personale, nella consacrazione delle nostre famiglie, una per una, nella consacrazione di tutta la Parrocchia, che noi vorremo fare là, all’inizio del nuovo anno di attività dopo il nostro pellegrinaggio a Roma. Lo vogliamo fare così in una pienezza di sentimento, in una persuasione profonda che la strada vera ci è indicata da Maria, che questo Anno Santo deve portare alle nostre famiglie molte grazie. Invochiamo allora Maria, questa sera in modo speciale, perché c’insegni Gesù, c’insegni l’amore del Cuore di Gesù, c’insegni a unirci veramente al Signore.

Una seconda invocazione è perché i nostri bambini, che in questo mese hanno incontrato una grazia singolare, la grazia della Cresima, la grazia della Messa di Prima Comunione, possano durante questo tempo e sempre essere difesi nella loro innocenza, essere veramente educati all’amore delle cose pure e belle, perché i nostri bambini crescano come devono crescere per una società nuova, per un avvenire di maggiore serenità, di maggiore fede, di maggiore grazia.

E la terza invocazione è per la pace universale, perché tutti contribuiscano a realizzarla, a realizzarla dappertutto: a realizzarla nella vita del paese, nella vita della nostra nazione, nella vita di tutte le nazioni. Si componga la pace, perché la pace è il grande bene, ma la pace viene solo da Dio, non è qualche cosa che gli uomini possono produrre da soli. Nel cuore dell’uomo c’è troppo disordine, nel cuore dell’uomo c’è troppo egoismo. Noi invochiamo la Madonna perché porti la pace, perché ci renda strumenti di pace, perché l’amore tra tutti gli uomini cresca, perché non dobbiamo mai essere in sofferenza, in una sofferenza muta e impotente di fronte a tanta ingiustizia.

Noi invochiamo la Madonna, allora, come “Madre di Cristo”, la invochiamo come “Vaso di spiritualità”, la invochiamo “Regina della pace” e tutto questo è espresso in quell’altra invocazione: “Regina del santissimo rosario”. Vorrei che il rosario recitato in questo mese non cessasse, vorrei che si ripetesse dai singoli, vorrei che si ripetesse nelle famiglie; vorrei che il rosario, che la Madonna ha dato, che la Madonna ha indicato, ricordate Lourdes, ricordate Fatima, ecco, non passasse mai dalle nostre mani, perché il rosario è incontrarsi con la Madonna che c’introduce nei suoi misteri e nei misteri di Gesù. Che lei c’introduca e ci faccia così sempre più buoni, alla ricerca vera del regno di Dio.