26/06/1976 - Omelia Sabato XII Ord Festa Cuore Immacolato

Sant'Ilario d'Enza, 26/06/1976
Omelia, Sabato XII settimana Tempo Ordinario, Festa Cuore Immacolato di Maria Imposizione Scapolare

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Is 61, 10-11; Lc 2, 41-51

… presentata a noi ancora la Beata Vergine e nel culto del suo Cuore Immacolato, perché Maria è Madre, il cuore richiama immediatamente l’idea dell’affetto materno. Maria è Madre, è Madre della Chiesa, è Madre di ognuno di noi, a quel Cuore dunque dobbiamo andare. E perché vi andiamo, se non perché ci guidi, ci guidi a Gesù, ci guidi alla fonte della salvezza? Deboli, incoerenti, poveri, con facilità noi tendiamo a non concludere, ad avanzarci con passi troppo incerti nella via del bene. Andiamo a Maria, perché lei sia la nostra guida sicura, la nostra forza, sia lei che ci prende per mano e ci conduce con energia. Consacrarsi a lei, che cosa vuol dire? Essere sotto la sua particolare protezione di Vergine del Carmelo non vuol forse dire questo? Il suo vestito, il suo segno sono un simbolo, il simbolo della sua azione. Vuol dire che chi più specialmente vuol viverle vicino, vuole essere guidato di più, vuole essere portato più avanti, vuole maturare in sé una dipendenza più attenta e più docile a quella che è l’azione della Beata Vergine.

Madre della Chiesa vuole che noi completiamo in noi stessi l’immagine di Gesù, proprio perché membra del corpo mistico, la Madonna vuole che noi ci assomigliamo a Gesù. Ecco, assomigliarci a lei, lasciarci cioè guidare da lei e, ancora, andare da lei vuol dire realizzare una scelta più precisa, più forte, più completa.

La devozione alla Madonna ci porta a Gesù, proprio perché Maria è colei che forma, ha formato Gesù e vuol formare in tutte le anime il Gesù mistico. È lei che nella sua intercessione ci ottiene di essere più docili allo Spirito Santo, è infatti lo Spirito Santo che è creatore della Chiesa, che forma le anime, che nelle anime mette il sigillo di Gesù. Andare dunque alla Madonna vuol dire essere ben impegnati, lasciarle compiere in noi questa opera di intercessione e di amore. Ci ottenga lo Spirito Santo in una larga partecipazione, ci ottenga la nostra docilità, ci ottenga la nostra umile posizione di figli di Dio portati alla santità, perché il figlio di Dio deve essere santo come è stato santo Gesù.

È in questa imitazione che allora dobbiamo progredire, è in questa imitazione che dobbiamo crescere, è in questa imitazione che dobbiamo completare l’opera di Dio in noi.

Ecco perché io dico a coloro che stasera hanno voluto realizzarsi nella devozione alla beata Vergine del Carmelo, dico: siate pronti, siate sempre pronti, siate pronti alla preghiera alla Beata Vergine, tutti i giorni, siate pronti al rosario, nessuna giornata senza rosario. Non è tanto la vostra penitenza, è la vostra gioia il rosario! La gioia di contemplare nei misteri di Gesù la Beata Vergine, nel farvi guidare da lei. Siate pronti!

Vi dico ancora: siate umili, diffidando delle vostre forze. Portare lo scapolare, portare la medaglia, non è ricorrere a una forma superstiziosa. È un ricordo, un ricordo continuo che portiamo su di noi, perché questo ricordo ci richiami, perché questo segno di protezione ci scuota: dobbiamo sempre ricordare come nell’ordine della grazia anche i segni materiali hanno il loro significato. Cristo risorto ha comunicato alle cose una potenza, che viene da lui, meravigliosa. Quando delle cose di Dio noi, figli di Dio, usiamo bene, particolarmente delle immagini sacre, noi possiamo veramente avere più forza e più coraggio nell’andare avanti.

E infine siate generosi sempre, la generosità è proprio nella Beata Vergine il segno primo, distintivo: è stata generosa verso Dio col suo sì, è stata generosa nell’accogliere nel suo cuore tutti gli uomini. Voi volete essere particolarmente devoti della Madonna per portare il Vangelo, per annunciare le cose di Dio. Voi non terrete in voi stesse, in voi stessi quello che il Signore vi ha dato, lo vorrete comunicare agli altri, vorrete essere pronti ad essere apostoli della devozione alla Beata Vergine, insegnerete a volerle bene, a stare uniti a lei, a riconoscerla Madre, a seguirla sempre.

CODICE 76FRO0133BI
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 26/06/1976
OCCASIONE Omelia, Sabato XII settimana Tempo Ordinario, Festa Cuore Immacolato di Maria Imposizione Scapolare
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Cuore Immacolato di Maria
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