05/07/1980 - Omelia Sabato XIII Ord

Sant'Ilario d'Enza, 05/07/1980
Omelia, Sabato XIII settimana Tempo Ordinario, prefestiva – Anno C

Ascolta l'audio

Is 66, 10-14; Gal 6, 14-18; Lc 10, 1-12. 17-20

Nella prima Lettura il profeta Isaia descrive, in una visione profetica, lo splendore della diffusione del vangelo, la città di Dio, la Gerusalemme nuova che diventa il centro dell'umanità. Il profeta guardava lontano e vedeva tutta la mirabile ricchezza che vi sarebbe stata nella Chiesa, nel nuovo popolo di Dio, una ricchezza mai vista, una ricchezza stupenda. E vedeva bene: vedeva tutta l'abbondanza di grazie e di mezzi che noi abbiamo, quella ricchezza che Dio ci elargisce, perché Gesù è morto e risorto per noi. Ecco perché nel Salmo responsoriale è detto: "Grandi sono le opere del Signore" (*Sal 111, 2). Grandi! Dio riversa nella Chiesa continuamente una misericordia infinita. E prosegue il Salmo e dice: "Acclamate a Dio da tutta la terra, cantate alla gloria del suo nome, date a Lui splendida lode. Dite a Dio: stupende sono le tue opere" (*Sal 65, 1-3). Nella seconda Lettura san Paolo ci spiega il perché, ci dice che la croce del Cristo è la sorgente di tutto, la sua croce. Ed è nella sua croce dove noi vediamo il punto di incontro tra Dio e l'umanità. Nella sua croce la nostra gloria, nella sua croce la nostra salvezza.

Ecco perché noi dobbiamo essere ben responsabili, responsabili di tutta la ricchezza che Dio ci dona, di tutte le miriadi di grazie che ci arrivano e ci arrivano anche quando noi abbiamo demeritato con la nostra indifferenza e coi nostri peccati. Ma il Vangelo sottolinea in pienezza il nostro dovere, ci dice che non solo dobbiamo sapere accogliere, ma dobbiamo sapere portare: "Andate. Li inviò a due a due. Andate. Pregate il padrone delle messi, perché mandi molti operai nelle sue messi".

Ecco, siamo qui. E allora ci sentiamo come gli attori di una redenzione che il mondo aspetta! È mirabile la ricchezza, ma siamo noi che la dobbiamo portare. Qual è l'impegno del cristiano? Sta proprio qui: l'evangelizzazione è un dovere, il più grave dei nostri doveri e noi con tanta facilità evitiamo anche di considerare il problema e facciamo della nostra devozione un fatto intimistico tra noi e Dio e basta, mentre in Cristo dobbiamo essere diffusori. Ed è su questo che ci dobbiamo interrogare.

CODICE 80G4O0133CN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 05/07/1980
OCCASIONE Omelia, Sabato XIII settimana Tempo Ordinario, prefestiva – Anno C
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Missione
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS