10/07/1982 - Omelia Sabato XIV Ord Matrimonio

Is 6, 1-8; Mt 10, 24-33

Accogliamo le parole del Signore e porgiamo i nostri auguri. Raccogliamo queste parole, cioè, come sia vero che la fede deve essere la base della vita, che la fede deve essere il sostegno e l’energia per tutte le vicissitudini dell’esistenza.

Ha detto il Signore: “Chi ascolta le mie parole costruisce sul sodo, come uno che costruisce la casa sulla roccia” (cfr.Mt 7, 24-25).

È proprio così: abbiate una grande stima della parola di Dio, della fede in Dio. Abbiate una grande stima dei Comandamenti del Signore e della sua adorabile legge, abbiate molta stima, perché dice la Scrittura che seguire il Signore è camminare nella luce; non seguire il Signore è come uno che “cammina nelle tenebre” (Gv 8, 12).

Siate fervidi cristiani, siate cristiani che temono il Signore e lo amano, temono di offenderlo e cercano di realizzare la loro vita nella sua misericordia e nella sua protezione.

E qui allora è il chiaro augurio: noi vi auguriamo di potere essere così vicino al Signore, da avere sempre il suo sostegno e la sua forza.

Vogliatevi bene, perché nell’amore vicendevole risolverete tutti i problemi che vi presenterà l’esistenza.

Vogliatevi bene e realizzate nel vostro amore quell’intesa, quella soavità di vita, quella generosità che due cristiani devono realizzare secondo la parola del Signore.

Vogliatevi bene e il vostro amore vi faccia superare tutte le cose difficili o in qualche modo spiacevoli.

Vogliatevi bene, pregate, state uniti al Signore e nella vostra felicità realizzerete così quanto di meglio il Signore si aspetta da voi.