10/07/1982 - Omelia Sabato XIV Ord

Sant'Ilario d'Enza, 10/07/1982
Omelia, Sabato XIV settimana Tempo Ordinario - Prefestiva Anno B

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Am 7, 12-15; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13

“… Incominciò a mandarli”: ecco la storia della Chiesa che continua questa missione. Ogni cristiano è un inviato, deve andare; non basta che sia nella devozione, non basta che sia nell’onestà. Un cristiano è un mandato, uno che deve compiere una missione, un incarico specialissimo.

E dove li mandò? Li mandò a tutti, li mandò a portare la Parola, li mandò, perché Colui che ci ha creati senza di noi non salva gli uomini senza di noi. Li ha mandati.

Sentire la responsabilità dell’evangelizzazione, sentire che l’impegno è un impegno fortissimo, un impegno che tiene la nostra coscienza. Noi cristiani, troppe volte, siamo concentrati nel nostro piccolo mondo, siamo indifferenti e rischiamo di cadere nell’egoismo. Abbiamo bisogno di sentire che la nostra fede è una forza: Dio la pone in noi per il bene nostro e per il bene di tutti. La fede è una forza, la fede è tutta la ricchezza del mondo.

Oh sì! Sentiamo allora che il dovere dell’evangelizzazione comporta tre principali obblighi.

Il primo è di apprendere bene la fede. Che cosa trasmettiamo, se non abbiamo una chiarezza di idee e una completezza di idee?

Il secondo obbligo è tradurre nella nostra vita la Parola di Dio, cioè, dare il buon esempio. Vivere la nostra vita in altro modo sarebbe porre la nostra esistenza nell’equivoco. Abbiamo bisogno di dare il buono esempio in tutto, ma soprattutto dare il buon esempio nel distacco dalle cose, nella vera valutazione dei beni di questa terra. Se siamo attaccati noi, la nostra parola risuona falsa. Abbiamo bisogno di umiltà e di distacco.

E la terza cosa è portare decisamente questa grande salvezza di Dio agli altri in un dinamismo, in una generosità, in un impegno, che vadano dalla preghiera al sacrificio, all’azione apostolica.

Sentiamo, in questa domenica, il dovere chiaro e preciso dell’apostolato e non rifiutiamoci. “Li mandò”. Non diciamo di no, non diciamo delle parole vaghe, sappiamo ubbidire, perché servire Dio è come regnare.

CODICE 82G9O0133EN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 10/07/1982
OCCASIONE Omelia, Sabato XIV settimana Tempo Ordinario - Prefestiva Anno B
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il cristiano: un inviato - La missione della Chiesa e del cristiano
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