Lv 25, 1. 8-17; Mt 14, 1-12.
San Giovanni Battista è un grande martire della purezza. Poteva, quando avesse voluto, tacere e non prendere posizione, ma lo ha fatto, lo ha fatto perché la purezza è una virtù sociale, è un clima che bisogna creare, è un’atmosfera che bisogna vivere.
Noi abbiamo un’atmosfera che, paragonandola a quella di Erodiade, certamente non è migliore. Abbiamo il dovere di predicare la purezza, abbiamo il dovere di affermare uno stile che sia veramente uno stile di fede.
Abbiamo bisogno allora, per predicarla agli altri, di amare molto la purezza, di amarla come un magnifico tesoro. Quando in un cuore regna l’impurità regna l’egoismo, regna ciò che rende torbido il cuore e torbida la relazione.
Bisogna amare la purezza e per amarla non scendere a nessun compromesso, a nessuna evasione, sentire che il Signore ci domanda una viva fortezza, un saperci difendere, un saperci creare una mentalità, il gusto del pulito, del santo, del vero.
Per l’impurità s’arriva a tutti gli eccessi: per l’impurità si arriva ad uccidere, per l’impurità ci si crea una forma di egoismo spasmodico.
Una purezza amata nella carità che ci ha comunicato il Signore.
Il cristiano vive una vita soprannaturale e ha il dovere di tenere la sua purezza, la sua castità, così come una realtà magnifica comunicata da Gesù attraverso la mediazione della Madonna.
Amiamo la purezza, difendiamo la purezza, non cerchiamo una purezza mediocre: vogliamo una grande purezza che sia amore a Dio, che sia amore agli altri, che sia vero spirito di santità e di donazione.
CODICE | 87H0O0533GN |
LUOGO E DATA | Saint Nicolas, 01/08/1987 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato XVII settimana Tempo Ordinario |
DESTINATARIO | Campeggio estivo ragazze |
ORIGINE | |
ARGOMENTI |
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