Ab 1,12 – 2,4; Mt 17,14-20.
Le nostre tentazioni sono le forze che tentano di allontanarci dal Signore, di farci sentire pesante il suo giogo, di darci dei gusti e delle aspirazioni che sono contrarie al nostro vero bene, alla nostra vera gioia.
Dobbiamo saper essere molto chiari e molto forti in rapporto alle nostre tentazioni. Essere chiari per definire subito ciò che è tentazione e non lasciarci ingannare. Mentre il diavolo ci tenta, il Signore è con noi e per noi (*).
Essere forti, non lasciarci intimidire: arrivano delle tentazioni non previste, arrivano con una carica non immaginata, arrivano dove sembrerebbero solo buone ispirazioni. Non dobbiamo temere di (*) smarrirci, dobbiamo avere la sicurezza che il Signore è vicino a noi e ci presta tutta la sua bontà e tutta la sua forza.
Allora è proprio qui il discorso della fede: la sicurezza della sua presenza, la sublimità del suo intervento. Col Signore ogni cosa è vita.
La forma più sottile di tentazione è quella di farci dubitare la resistenza, la resistenza giusta, la resistenza armonica. No! Il Signore è con noi e quando siamo certi della sua presenza siamo certi di partecipare alla gloria del suo trionfo. Perché se patiamo insieme con Lui crocefisso viviamo di risurrezione come Lui vive nei secoli sempre risorto, sempre pronto, sempre fedele ad ogni nostra domanda.
(*) da appunti
CODICE | 86H8O0533HN |
LUOGO E DATA | Saint Nicolas (AO), 09/08/1986 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato XVIII settimana Tempo Ordinario |
DESTINATARIO | Campeggio estivo ragazze |
ORIGINE | |
ARGOMENTI |
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