22/10/1977 - Omelia Sabato XXIX Ord Battesimi

Sant’Ilario d’Enza, 22/10/1977
Omelia, Sabato XXIX settimana Tempo Ordinario - Messa prefestiva - Anno C - Battesimi

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Sir 35, 12-14. 16-18; 2 Tm 4, 6-8. 16-18; Lc 18, 9-14

Siamo particolarmente chiamati alla lode: questa è una sera della lode. Ripetiamo le parole di Gesù, che abbiamo ascoltato: “Benedetto sei tu, Padre, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno dei cieli” (Mt 11, 25).

Questa sera, a questi piccoli, viene data la parola di salvezza, quella parola per cui è detto: “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo". Queste piccole creature sono introdotte nel regno di Dio, nella figliolanza meravigliosa di Dio, sono introdotte nel seno stesso della Trinità.

I misteri di Dio, e questo è uno dei grandi misteri, il mistero per cui il Signore è morto ed è risorto, il mistero per cui vi è questo innesto meraviglioso nel corpo di Cristo, per cui la Parola di Dio veramente fa un nuovo mondo spirituale in ciascuna di queste anime, per cui la Parola di Dio, più potente di qualsiasi forza, prende queste anime e le unisce al mistero della morte e della risurrezione di Cristo. La Parola di Dio opera nel sacramento il più grande di tutti i prodigi, la più meravigliosa di tutte le meraviglie. Il Signore prende queste anime e le rende capaci, e come! E quanto! Di ascoltare la sua Parola, di possedere la sua grazia, di compiere con lui i misteri della salvezza.

Ecco che il Battesimo diventa allora il grande onore che Dio dà a una famiglia, il Battesimo, per cui il vostro figlio diventa figlio di Dio, per cui vostro figlio diventa tempio dello Spirito Santo, per cui vostro figlio diventa membro della Chiesa.

Quale ricchezza!

Se poteste vedere dopo il Battesimo le anime dei vostri bambini, credereste di vedere il sole, perché c’è lo splendore di Cristo in loro, perché vi sarà tutta la compiacenza di Dio.

Oh, allora si capisce come voi dovete accogliere il dono! Lo dovete accogliere con fede e considerarvi collaboratori di Cristo nell’educazione di questi figli. Voi dovrete accogliere il dono con umiltà, sapendo che è solo nel vivere una vita cristiana, nel lasciare che il Signore agisca attraverso di voi che potrete completare la vostra opera. Accoglierete il dono con vera preghiera, sapendo che con la preghiera otterrete da Dio tutto, nella preghiera ascolterete quello che vi dice il Signore, nella preghiera potrete rispondergli con tutto il fervore del vostro animo.

Ecco perché noi desideriamo per voi che questa sera sia una grande occasione di vita spirituale, di cristianesimo completamente vissuto. Noi vi auguriamo di poter essere sempre all’altezza del vostro compito.

Ai bambini auguriamo, e l’augurio nostro diventa forte preghiera, una fedeltà alla Parola di Dio, una fortezza nell’adempiere i loro doveri, un’umiltà di servizio. Noi desideriamo per questi bambini che siano veramente così la vostra consolazione. Ma la fortezza, ma la docilità alla Parola, ma la collaborazione alla Parola di Dio, ma il servizio nel regno di Dio sono tutti doni, che richiedono generosità, impegno e forza.

Ecco perché noi ci uniamo agli angeli custodi, noi ci uniamo ai santi di cui questi bambini portano il nome, per ottenere da Dio una magnifica riuscita.

La speranza della messe sta nel seme: questa sera seminate bene, lasciate meglio seminare bene lo Spirito Santo. Raccoglierete con umiltà ma con tanta gioia, raccoglierete nell’impegno di essere veramente per i vostri figli l’immagine della misericordia e della bontà di Dio. Vorrete possedere la Parola di Dio per poterla donare ai vostri figli, per poter essere così esemplari nella vita, esemplari sempre nell’esercizio di tutta la vostra missione.

CODICE 77LNO0133SA
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 22/10/1977
OCCASIONE Omelia, Sabato XXIX settimana Tempo Ordinario - Messa prefestiva - Anno C - Battesimi
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il Battesimo
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